Pasti freddi al posto della mensa e servizio dormitorio di 24 ore approntati dalla Caritas

Una rimodulazione dei servizi di accoglienza anche per la struttura “Trempa” e l'ostello della carità

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La Caritas diocesana prosegue nel suo servizio a favore dei piú deboli e di coloro che sono in difficoltá. Tra le varie attivitá che non hanno avuto interruzione vi sono la mensa e l’accoglienza.

In particolare, l’impegno in prima linea di chi, attraverso il servizio mensa, si occupa quotidianamente di garantire un pasto alle persone che vi si rivolgono, continua ad essere portato avanti con alcuni adeguamenti. Ciò in rispetto alle indicazioni governative che ha portato l’equipe a scegliere di sospendere il servizio ai tavoli lasciando chiusa la sala da pranzo a favore della distribuzione di pasti freddi (panini, frutta e acqua) che avviene all’aperto e a turno, cercando di mantenere le dovute distanze di sicurezza.

Nei giorni della martellante e necessaria campagna che spinge ognuno di noi a restare a casa e a uscire solo per necessità, la Caritas non trascura coloro i quali non possono stare a casa, perché una casa non ce l’hanno e l’accoglienza dei senza dimora, già realizzata all’interno del dormitorio “Querce di Mamre”, si trasforma da accoglienza notturna ad accoglienza h24. Ciò grazie agli operatori e ai pochi volontari che si sono messi a disposizione per mantenere la struttura aperta tutto il giorno, così che gli ospiti accolti non siano costretti a trascorrere fuori le loro giornate, eventualità non permessa.

In un contesto non facile di convivenza, risulta essere molto prezioso e importante anche il supporto delle famiglie della parrocchia e della comunità dei focolarini che sostengono gli operatori e offrono la cena agli ospiti.

Una rimodulazione dei servizi di accoglienza non è stata solo necessaria per il dormitorio, ma anche per altri due servizi, quello della struttura “Trempa” che accogliere uomini adulti che vivono in condizione di semi-autonomia e quello dell’Ostello della Carità, già Cas e ora dimora per richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale rimasti fuori dai circuiti di accoglienza governativa. All’Ostello, in particolare, ma anche alla Trempa, i ragazzi sono costantemente impegnati in attività di manutenzione, pulizia e giardinaggio, finalizzate soprattutto al prendersi cura degli ambienti in cui sono ospitati e al prendersi cura di loro stessi tenendosi impegnati in attività manuali e utili.

In tutti i casi le persone assistite e gli ospiti sono costantemente sensibilizzati ed esortati a seguire le istruzioni e le norme igieniche, oltre che informati e orientati sull’emergenza e quanto ad essa concerne. Gli operatori, inoltre, sono sempre disponibili a sostenerli e ascoltarli per accompagnarli e aiutarli ad affrontare questa situazione di emergenza.

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