Giancarlo Muraca chiede di far tornare la guardia medica di Sambiase nell’originale collocazione

Ad aprile di due anni fa la terna commissariale aveva poi deliberato uno studio di fattibilità per convertire l'immobile comunale, per come già previsto nei progetti di Agenda Urbana

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Il coordinatore cittadino del Nuovo Cdu, Giancarlo Muraca, chiede di far tornare la guardia medica di Sambiase, attualmente collocata attigua al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II, nella sede classica e storica di via Alcide De Gasperi. «Questo presidio serve una popolazione di circa 20.000 abitanti e, visti i problemi attuali, le difficoltà di spostamento sia con mezzi pubblici che privati, la popolazione gradirebbe questo ritorno della Guardia medica e ne fa continua richiesta», sostiene Muraca, reputando che «questi locali, attualmente, potrebbero essere anche usati come presidio ed avamposto contro il coronavirus, ma non dimenticate che questo stabile è stato ristrutturato e quindi messo a norma per essere adibito a guardia medica e luogo di vaccinazione. I tagli alla sanità, in passato, hanno imposto decisioni non sempre accettate e condivise, ma ora è la volta buona che l’ASP di Catanzaro accontenti una popolazione così ampia che, purtroppo, è stanca e sconfortata».

Lo spostamento della guardia medica fu decretato dal ridimensionamenti dei vari parametri, che portano ad accorpare il punto di Sambiase più vicino all’ospedale rispetto a quelli di Sant’Eufemia e Nicastro.

Ad aprile di due anni fa la terna commissariale aveva poi deliberato uno studio di fattibilità per convertire l’immobile comunale, per come già previsto nei progetti di Agenda Urbana. Nello specifico 700.000 euro per le necessarie lavorazioni di ristrutturazione, adeguamento sismico e ristrutturazione edilizia, nonché il riadeguamento degli ambienti e degli impianti tecnologici, al fine di realizzare 4 unità abitative indipendenti al posto dell’attuale stabile dell’ex guardia medica di Sambiase. La copertura economica si diceva garantita da un mutuo già esistente con la cassa depositi e prestiti, mentre 1.270.442,58 euro sono le somme residue per il completamento degli alloggi in località Carrà Marchese (compresi quelli ancora da sgomberare in via degli Uliveti). Dal 2018 al 2020 però tutto è rimasto pressoché immutato.

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