Prescrizioni non applicabili per i senza fissa dimora proposta dallo Sportello Sociale Autogestito di Lamezia Terme

Chiesta revoca delle sanzioni con individuazione di idonea soluzione abitativa d’emergenza o struttura di accoglienza

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Dura lex, sed lex? Secondo lo Sportello Sociale Autogestito di Lamezia Terme non sempre. «La sera del 15 aprile, durante un controllo mirato al rispetto delle normative di contenimento per il Covid-19, una persona veniva sorpresa dai carabinieri intenta a camminare su una delle vie principali del centro e sanzionata perché “lo spostamento non è avvenuto per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute”», spiega la sigla, contestando che «la persona in questione risulta senza fissa dimora e di tale circostanza ne viene persino dato atto nel verbale di contestazione. La situazione appare del tutto paradossale, dal momento che l’esigenza posta alla base dello spostamento sarebbe proprio l’assenza di una casa, ma ancora più assurda potrebbe essere l’ulteriore conseguenza della quarantena obbligatoria che normalmente segue a violazione di questo tipo», anche se nella contestazione si cita un domicilio del permesso di soggiorno rilasciato nel 2016 dalla Questura.

Un’anomalia non solo lametina, come rimarca la stessa sigla: «sono centinaia infatti i casi in tutta Italia di persone senza fissa dimora sanzionate perché sorprese in giro senza giustificato motivo. Chi vive in strada, inoltre, rischia di contrarre il virus, di non essere curato e di diventare a sua volta veicolo di contagio. Per la persona sanzionata a Lamezia abbiamo già inviato, tramite legale, apposita richiesta a Sindaco, Servizi Sociali e Prefettura di revoca delle sanzioni con individuazione di idonea soluzione abitativa d’emergenza o struttura di accoglienza».

Si rimarca come sia necessario «l’incremento di soluzioni abitative emergenziali o l’aumento dei posti nei dormitori (al momento quello di Lamezia risulta al completo) e, ancora più importante, predispongano misure di prevenzione sanitaria per le persone senza fissa dimora e per gli operatori sociali che operano in tale settore. Facciamo inoltre appello affinché le persone senza fissa dimora non vengano sanzionate per il solo fatto di essere sorprese per strada».

Generico aprile 2020

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