Piccioni critica l’ipotesi di nascita del centro Covid-19 a Catanzaro e non a Lamezia Terme

Il consigliere di Lamezia Bene Comune critica Abramo e la Ferro, ma la proposta è stata lanciata da De Sarro

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«La proposta avanzata dall’onorevole Wanda Ferro e sostenuta dal sindaco Abramo di riconvertire l’ex policlinico catanzarese di “Villa Bianca” ignora completamente una realtà come quella di Lamezia che, con un’adeguata programmazione degli interventi e non con scelte improvvisate, ha tutte le potenzialità per porsi a servizio dell’intera regione», lamenta Rosario Piccioni, consigliere comunale di Lamezia bene comune, anche se l’idea è stata lanciata dal rettore dell’Università Magna Graecia, Giovambattista De Sarro, sulla scia dell’organizzazione avuta in altre regioni e ieri durante il primo sopralluogo non è arrivato parere positivo.

Per il consigliere comunale lametino «se Catanzaro, seguendo un copione già scritto, incassando anche il supporto di oltre 70 sindaci della provincia e di Confindustria, fa immediatamente quadrato ingegnandosi per raccattare tutto il possibile dobbiamo amaramente constatare come la città capoluogo lasci a Lamezia sempre e solo le briciole. Purtroppo dobbiamo anche constatare la debolezza politica della nostra città, visto che diversi sindaci dell’hinterland lametino ci hanno voltato le spalle sostenendo in un documento comune indirizzato al commissario Arcuri e al presidente Conte la realizzazione di una struttura ospedaliera apposita per pazienti Covid attraverso l’eventuale riconversione di Villa Bianca oppure attraverso la costruzione di un nuovo ospedale».

Piccioni quindi, anche se in premessa precisa di muoversi «senza nessuno spirito polemico e senza alcun campanilismo», nel comunicato stampa ricorda la proposta avanzata da Cesare Perri che proponeva di creare un centro Covid all’interno dell’ospedale lametino, convertendo i locali attualmente non destinati ai pazienti degli ex uffici amministrativi.

Piccioni se la prende così con Abramo, da sindaco di Catanzaro e presidente della Provincia, con il silenzio dei parlamentari e consiglieri regionali lametini, ma ad appoggiare l’idea del centro Covid a Catanzaro c’è anche l’Asp di Catanzaro, attualmente commissariata, che nella città del capoluogo non ha ospedali, ma che nell’ambito della riorganizzazione firmata ad inizio marzo fa riferimento agli hub presenti sulla costa ionica dell’istmo (tra Mater Domini e Pugliese si fanno i tamponi, sono stati implementati posti letto con l’arrivo di macchinari e personale). Sviluppi quindi non del tutto inattesi.

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