Il Meetup Lamezia 5 Stelle avanza dubbi per la fase 2 nella città della piana

Si lamenta una scarsa vitalità da parte dell'amministrazione comunale in merito a proposte da comunicare alla cittadinanza

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In maggioranza in Parlamento, ma fuori dal consiglio regionale e comunale lametino, il Meetup Lamezia 5 Stelle avanza dubbi per la fase 2 nella città della piana.

Si lamenta una scarsa vitalità da parte dell’amministrazione comunale in merito a proposte da comunicare alla cittadinanza, e si contesta anche che sia il mondo civico a rivolgersi a quello amministrativo per dare suggerimenti.

Al sindaco viene contestato che «a differenza di altre città in cui sono diminuite le corse ma non le linee, il servizio autobus è stato drasticamente ridotto, riducendo il numero di corse e di linee e di fatto tagliando fuori tutti i quartieri periferici di Lamezia Terme dai percorsi attivi. Fino a quando permarrà questo disservizio? C’è l’intenzione di riattivare tutte le linee che servono i quartieri periferici o è questa la pietra tombale che suggellerà la fine del TPL a Lamezia Terme? E che cosa succederà al servizio scuolabus quando saranno riaperte le scuole agli alunni? Inoltre, cosa si vuole fare per adeguare il terminal di via Colombo (ma anche le fermate di piazza Fiorentino e della Stazione Centrale) alle nuove misure di sicurezza e distanziamento sociale? Infine: si sta lavorando a soluzioni per consentire l’acquisto dei biglietti in formato elettronico (online, tramite app o con l’installazione di distributori automatici)?» Domande su cui dovrebbe da un lato rispondere la Lamezia Multiservizi (ieri sono stati allestiti i primi autobus con le nuove indicazioni per i posti a sedere alternati, mentre le linee seguono dal 18 marzo le indicazioni regionali), dall’altro il Comune mentre da finanziamenti della Regione dipendono i progetti per City Logistic e collegamento stazione – aeroporto che riguardano anche i terminal di via Colombo e della stazione centrale.

Si chiede di favorire il bike sharing e la micro-mobilità elettrica, aspetto che ad oggi non è andato oltre le linee programmatiche di Mascaro. Mentre gli uffici comunali sono ancora chiusi al pubblico, per i 5 stelle la soluzione sarebbe il «decentramento amministrativo di uffici e servizi pubblici» per «garantire ai cittadini di accedervi senza doversi spostare dal proprio quartiere di residenza», ma il Covid-19 non ha risolto il problema della carenza del personale (oggi 4 nuovi annunciati pensionamenti dal 1 ottobre, di cui 2 del settore tecnico).

Dopo gli incontri di questi giorni i grillini si chiedono se «non sarebbe il caso di istituire un tavolo permanente di confronto tra il comune e gli imprenditori o i rappresentanti di categoria per mettere a punto strategie per una ripresa economica in sicurezza come, ad esempio, un piano di scaglionamento degli orari di apertura e chiusura delle varie categorie di attività commerciali», e se «sono allo studio misure di incentivi alle imprese come il differimento delle scadenze e/o la diminuzione degli importi per le imposte comunali riferite alle attività commerciali», ambito che dovrebbe avere una risposta a fine mese con l’approvazione del bilancio di previsione.

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