Italia Nostra contesta la Santelli sulla creazione di una terza vasca nella discarica deliberata a gennaio da Oliverio

Il 13 aprile era stato ufficializzato il commissariamento del procedimento ripercorrendo un iter nato sotto la gestione commissariale lametina

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Giuseppe Gigliotti, responsabile regionale ambiente e Presidente della sezione lametina di Italia Nostra, e Nicolino Panedigrano, Responsabile affari legali della sezione lametina di Italia Nostra, a fine maggio contestano all’attuale presidente della giunta regionale, Jole Santelli, la nomina del commissario ad acta per costruire una terza vasca come discarica a servizio della raccolta di rifiuti in località Stretto.

Se non fosse che però l’atto, pubblicato il 13 aprile, era della giunta Oliverio, ed è del 21 gennaio ripercorrendo un iter nato sotto la gestione commissariale lametina. Nell’ordinanza del 7 settembre era previsto che «il Comune di Lamezia Terme presenti all’autorità competente, in via d’urgenza, e comunque entro 30 giorni dalla notificazione della presente ordinanza, il progetto della terza vasca in località Stretto, completo della documentazione tecnico-amministrativa necessaria per acquisire i pareri e le autorizzazioni di legge, procedendo contestualmente qualora necessario nel rispetto del DPR n. 327/2001».

Nuovo sollecito arrivava il 23 dicembre, dando alla appena insediata amministrazione comunale durante il periodo natalizio un nuovo termine di 10 giorni, ancora una volta non rispettato. Arriva così la nomina di un commissario ad acta che ottemperi alle prescrizioni, ruolo che sarà ricoperto da Vincenzo De Metteis, funzionario del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, che riceverà dal Comune di Lamezia Terme un compenso di 1.500 euro. Nei fatti una sorta di “incarico esterno” per le casse di via Perugini, strada che per quanto riguarda la penuria di dipendenti nel settore tecnico già nel recente passato è stata seguita per superare “l’inagibilità diffusa” sostenuta durante il periodo della terna commissariale.

Gigliotti e Panedigrano invece ritengono che «noi che combattemmo fermamente contro la proposta dell’amministrazione Speranza, chiediamo all’attuale amministrazione comunale di contrastare questa china impugnando il decreto di nomina del Commissario ad acta. Se lo farà, avrà il nostro supporto e, ci sentiamo di poterlo affermare, anche il consenso di tutta la città». Si ricordano poi anche i passi in avanti sulla strada della raccolta differenziata in città, ma non che sotto l’Ato di Catanzaro gli impianti di Allì e Stretto serviranno proprio per i rifiuti già trattati della provincia, scarti di lavorazione compresi.

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