Anche il circolo Argada di Rifondazione Comunista contrario alla terza vasca discarica in località Stretto

Si chiede al consiglio comunale un impegno verso l'aumento della raccolta differenziata

Anche il circolo Argada di Lamezia Terme, sezione locale del Partito della Rifondazione Comunista, si dichiara contrario alla terza vasca discarica in località Stretto commissariata dalla Regione.

«Come sempre, in nome dell’eterna emergenza in cui da decenni versa questa Regione in materia di rifiuti tutte le politiche ruotano attorno alla costruzione di grandi impianti», lamenta rifondazione, «dimenticando, colpevolmente, che l’emergenza è frutto proprio della scelta – in contrasto con gli stessi principi fissati dalla comunità europea e dalla legislazione nazionale – di privilegiare la costruzione di grandi impianti di trattamento e di smaltimento dei rifiuti a discapito di azioni tese a privilegiare la riduzione, la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti. Basti pensare che siamo ben lontani dall’obiettivo del 65% di differenziata fissato, dalla normativa, nel lontano oramai 2012. La percentuale di Raccolta differenziata in Calabria nel 2018, ultimi dati Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), era del 45%».

Si contesta che «ci sono territori che hanno pagato, in termini ambientali più di altri la gestione fallimentare del ciclo dei rifiuti, tra questi il lametino, con una concentrazione inaccettabile di impianti ai quali dovrebbe aggiungersi, appunto, la terza discarica, di 600 mila mc, prevista nell’Ordinanza Santelli che prevede tra l’altro , l’utilizzo di una residua volumetria (55.000 mc) della seconda vasca esistente e il possibile utilizzo della prima vasca per altri 150.000 mc».

Ricordando il procedimento amministrativo in atto per l’avvio dei lavori di bonifica dell’ex discarica di località Bagni, ed il compito dell’Ato nel settore della gestione rifiuti, si reputa necessario che «l’intero Consiglio Comunale chieda una vera e propria moratoria nella realizzazione di grandi impianti per i rifiuti sul territorio lametino e in tutta la regione e un massiccio investimento per la riduzione e la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti. Questo significa avere una visione moderna delle politiche del ciclo dei rifiuti a rispettare gli obiettivi che dettano le stesse leggi che mirano al superamento delle discariche e dei grandi impianti». Ed infatti con la Tari si approverà anche il piano tecnico economico che incarica la Multiservizi di allargare nel corso di quest’anno la raccolta differenziata porta a porta sia nella zona attualmente non coperta di Nicastro che in altre zone come Fronti e San Pietro Lametino.