Anche il mondo del vino e dell’enoturismo della Calabria contrario ad una terza discarica in località Stretto

Si ci dissocia dall’ordinanza regionale del 20 maggio, anche se la stessa prosegue quanto previsto già nel 2018 e 2019

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Il mondo del vino e dell’enoturismo della Calabria rappresentati da Associazione nazionale Città del vino -Calabria, Movimento Turismo del vino, Slow Food condotte di Catanzaro e Soverato, Fondazione Italiana Sommelier, Associazione Italiana Sommelier Calabria e L’Albero della Vite esprimono il forte dissenso verso la costruzione della terza discarica a Lamezia e l’ampliamento della prima e seconda vasca previste dall’ordinanza regionale del 20 maggio, anche se la stessa prosegue quanto previsto già nel 2018 e 2019.

«Non per puro pregiudizio, nè per disconoscere la fase emergenziale dei rifiuti in Calabria, ma perché stanchi di metodi vecchi ed obsoleti, sfiduciati dall’inerzia della politica regionale e sdegnati per come si bistratti il mondo agricolo e le eccellenze della Piana di Lamezia», sostiene la nota stampa, «il nostro vocabolario quotidiano è costituito non da parole ma da azioni e strumenti: Enoturismo, agricoltura di qualità e Piano regolatore delle Citta’ del vino. Quest’ultimo inteso come strumento comunale di governo del territorio, con la sfida di gestirlo in modo sostenibile, a partire dal riconoscimento del valore del “sistema vigneto” e non per trovare un posto a tutte le esigenze urbane, ma per capire quali di queste possano essere soddisfatte dal territorio e a quali condizioni».

Si sostiene che «questo strumento riconosce che la campagna esprime valori almeno di pari rispetto alla città, dunque la campagna non è più una categoria residuale e subalterna alle esigenze urbane, ma ha pari dignità e pari diritti. Una delle prime indicazioni, infatti, è di salvaguardare i territori più adatti alla viticoltura e proteggerli da localizzazioni incongrue (discariche, aree industriali e opere a forte impatto), nonché studiare modi non conflittuali per inserire le localizzazioni compatibili . Un altro elemento portante del Piano regolatore delle Citta’ del vino è il rapporto con la popolazione e i produttori: nulla di serio si può fare se non si ascoltano e coinvolgono attivamente gli abitanti e gli agricoltori, primi depositari di saperi e autori/attori del territorio e del paesaggio, tanto più alla luce della Convenzione Europea del Paesaggio, che riconosce il ruolo strategico della “percezione” del paesaggio».

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