Da call center ad aula bunker, ipotesi da seguire anche per i consiglieri comunali Rosy Rubino, Giancarlo Nicotera e Alessandro Saullo

I 3 esponenti della maggioranza chiamano in causa anche l'Abramo Customer Care attualmente insediata nello stabile

Anche per i consiglieri comunali Rosy Rubino, Giancarlo Nicotera e Alessandro Saullo votano Lamezia Terme come sede dell’aula bunker per celebrare il processo scaturito dall’inchiesta “Rinascita Scott” nell’area ex Sir di Lamezia Terme e nello specifico nei locali messi a disposizione dalla Fondazione Terina.

Secondo i consiglieri comunali «ci corre l’obbligo di evidenziare la nostra preoccupazione per le notizie delle ultime ore, dopo il sopralluogo tecnico effettuato ieri dai rappresentanti del Ministero di Grazia e Giustizia pare che i tempi, e dunque la possibilità di celebrare il processo, siano a rischio per la scelta della Abramo Customer Care di posticipare l’abbandono dei locali occupati. Sulla vicenda è bene essere chiari, se la Abramo Customer Care intende mantenere la propria attività presso i locali della Fondazione Terina è senz’altro una notizia positiva e può farlo, peraltro, nei tantissimi altri locali a disposizione. Se invece si tratta di una scelta solo tecnica è evidente che tutto ciò rischia di pregiudicare un’opportunità per Lamezia Terme: un fatto che sarebbe estremamente grave ed inqualificabile tenendo conto del fatto che le condizioni applicate dalla Fondazione alla Abramo erano particolarmente favorevoli in ragione dell’apprezzabile contributo che in termini occupazionali era garantito al territorio».

Intanto ad alcune testate il presidente della Fondazione Terina ha espresso remore sul modus operandi in questa fase della società di call center (che dovrebbe lasciare il centro entro il 30 giugno, e non entro il 31 luglio come ipotizzato nell’incontro con i sindacati), ed il sopralluogo avvenuto da parte dei tecnici ministeriali segue quelli avvenuti a Catanzaro nei giorni scorsi.