“Servono risposte più veloci dagli stakeholder territoriali legati all’ambiente termale”

Marco Carmine Foti, Coordinatore Regionale Dipartimento Trasporti Fratelli d’Italia, torna a chiedere di puntare sul termalismo

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Mentre lo stabilimento termale Caronte non ha riaperto dopo le restrizioni dovute alle misure per contenere il rischio da contagio da Covid-19, Marco Carmine Foti, Coordinatore Regionale Dipartimento Trasporti Fratelli d’Italia, torna a chiedere di puntare sul termalismo.

«Lamezia Terme deve essere la città delle Terme, come hanno fatto una moltitudine di città in Italia ed in Europa. Occorre pensare ad un progetto complesso che, nel rivalutare le Terme di Caronte, dovrà contribuire ad una rivitalizzazione del territorio e dell’economia lametina nel suo complesso», sostiene Foti.

«La nostra idea di “progetto” prevede una serie di iniziative finalizzate a salvaguardare e valorizzare il patrimonio immobiliare storico lametino (le terme) con investimenti specifici o riconversioni strategicamente mirati», propone il componente del partito della Meloni, anche se lo stabilimento è privato e non pubblicato, reputando sia «strettamente necessario promuovere la fruizione e valorizzazione delle molteplici risorse presenti all’interno del territorio di Lamezia, con particolare attenzione al sito archeologico di Terina, ai Centri Storici della città ed ai suoi dintorni. Nello stesso tempo la soluzione progettuale deve sostenersi efficacemente e con ritorni economici sull’economia locale, migliorando la “qualità” di tutta la città. Senza tralasciare la possibilità di promuovere il perfezionamento professionale del personale sanitario paramedico e lo sviluppo della formazione del personale tecnico e manageriale operante nel comparto turistico termale di Lamezia Terme».

Si chiedono quindi «risposte più veloci dagli stakeholder territoriali (Governo, Regione, Comune, Organizzazioni sindacali e di categoria, aziende ed imprese del settore) legati all’ambiente termale e la valorizzazione delle peculiarità della città, considerando anche il coinvolgimento di protagonisti e competenze ampie e diversificate».

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