Per la Santelli “un salto acrobatico in un film caricaturale anni 50” la descrizione della Calabria da parte di Lonely Planet

La descrizione della guida, che dall'analisi dei metadati si scopre essere stata caricata la scorsa estate, si concede diverse “licenze poetiche”

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Dopo EasyJet, ora è il turno della guida Lonely Planet ad essere oggetto delle critiche istituzionali per la descrizione della Calabria.

«Mi ritrovo tuffata con un salto acrobatico in un film caricaturale anni 50. Domani inviterò due rappresentati della prestigiosa guida a visitare la Calabria. A mie spese e mi offro di fare da guida turistica», dichiara Jole Santelli, presidente della Regione Calabria, «sono certa che la rappresentazione che faranno di questa regione sarà molto lontana dai clichés da vecchio West che le hanno affibbiato».

La descrizione della guida, che dall’analisi dei metadati si scopre essere stata caricata la scorsa estate, si concede diverse “licenze poetiche” come quella della compagnia aerea, sia prima che dopo la correzione arrivata in corsa: «se esiste ancora un’Italia in sella a una vespa, amante della siesta, caotica senza rimorsi, è in Calabria. Scossa da ricorrenti terremoti e priva di Matera o Lecce per ricevere lo status di turista di successo, questo angolo di Italia è meno globalizzato e omogeneo. Il suo interno montano selvaggio e la lunga storia di povertà, attività mafiosa ed emigrazione hanno contribuito alla sua cultura diversa. È improbabile che la Calabria sia il primo posto in Italia che visiteresti. Ma se hai intenzione di vedere una versione candida e senza censure de “la dolce vita” che non è stata mascherata per il consumo turistico, non cercare oltre, “ragazzi”».

Si passa poi alle singole peculiarità delle città della Calabria, reputano siano «di interesse irregolare. Più affascinante è la sua attraente costa tirrenica, spezzata da diverse città particolarmente belle (spiccano Tropea e Scilla). Il centro montuoso è dominato da tre parchi nazionali, nessuno dei quali particolarmente ben esplorato. I suoi musei, che raccolgono le vestigia di un ricco passato classico, sono probabilmente il suo più grande tesoro».

Rimane il problema, denunciato dai calabresi residenti e non turisti, del problema dei trasporti calabresi o di che servizio si offrirebbe ad un cittadino non corregionale in visita tra emergenza spazzatura in strada in diverse realtà, le crisi idriche, i danni dell’erosione costiera, le misure Covid-19 da dover far rispettare, ambiti che sono raccontati giornalmente dalla stampa regionale e locale e non da guide turistiche. Nel mentre non pochi i soldi che sono stati spesi negli anni per “promuovere” un prodotto che, a quanto pare, non si sposta da alcuni cliché.

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