“È giunto il momento che la Regione investa sul laboratorio di sicurezza e qualità agroalimentare”

I dipendenti della Fondazione Terina rimarcano come sia da completare la riforma in ente puramente di ricerca

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Bene il passaggio da call center a aula bunker, ma ora la Fondazione Terina dovrà anche continuare nella propria mission nel campo della ricerca.

A sottolinearlo sono gli stessi dipendenti tramite Ugo Floro, portavoce comitato “Dipendenti per la riforma della fondazione Terina”, il quale sottolinea che «un’ottima sinergia istituzionale ha consentito di poter trovare una soluzione all’altezza dell’evento. La Fondazione Terina ospiterà in un suo funzionale padiglione il processo Rinascita Scott. La fiducia accordata alla nostra amministrazione e al presidente Masi, con il quale ci complimentiamo, ci rende fieri e ci carica nel contempo di grande responsabilità. Essa conferma il ruolo importante che può avere la Fondazione per vincere ulteriori sfide in ambito logistico strutturale».

Incassata la buona notizia, il prossimo passo è però quello di completare la riprogrammazione in atto: «ci dà anche l’occasione per ricordare alla Regione Calabria, di cui Terina fa parte, essendone organo in house, e alla Presidente Santelli, che all’interno della nostra di Cittadella, posta nel cuore della Calabria, che già ospita tra le altre realtà importanti come l’INAIL, il polo ASP, un punto di riferimento del Ministero delle politiche agricole, esiste il nostro laboratorio sulla sicurezza e sulla qualità agroalimentare, uno dei più importanti d’Italia per strumentazione e valore tecnologico. È giunto il momento che la Regione vi investa con convinzione attuando innanzitutto la norma legislativa che impone alla giunta regionale di riformare la Fondazione ai sensi della legge 24 del 2013».

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