Rifugio Fata avanza le proprie considerazioni e 3 proposte sul tema del randagismo

Già illustrate in un incontro avvenuto due settimane fa al Comune, col Sindaco di Lamezia Paolo Mascaro

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Sul tema del randagismo a Lamezia Terme, ritenuto «sempre uguale nonostante gli sforzi delle associazioni e di privati volenterosi, oltre alla presenza del canile comunale ben colmo», il Rifugio Fata avanza le proprie considerazioni e proposte.

Ricordando di essere «presente da oltre 20 anni sul territorio lametino, sede di un rifugio auto finanziato, che ha accolto e avviato all’adozione centinaia di cani», si pubblicano nella nota stampa le proposte già illustrate in un incontro avvenuto due settimane fa al Comune, col Sindaco di Lamezia Paolo Mascaro, presente insieme al suo vice Antonello Bevilacqua e alla Consigliera Antonietta D’amico.

Il primo punto prevede un piano di intervento straordinario di sterilizzazione e reimmissione sul territorio con ovvia mappatura di cani e gatti, mettendo a disposizione il proprio ambulatorio «per semplificare i tempi burocratici che da anni non arrivano a firme sui tavoli tecnici», essendo il tema di competenza dell’Asp e non del solo Comune.

Seconda proposta l’accoglienza di cucciolate già nate all’esterno, «tramite convenzioni in trasparenza col fine di portare serenamente all’adozione i cuccioli. In sostanza fare quello che finora si è fatto gratuitamente con una convenzione minima da rappresentare simbolicamente un cambio di mentalità».

Terza proposta mettere in atto al comune un registro di cittadini animalisti, «che possano operare con la garanzia di associazioni, col fine comune di seguire i cani giovani ricoverati in strutture pubbliche e private onde facilitare la loro adottabilità. Questo registro potrebbe anche essere utilissimo a seguire i branchi cittadini dopo la sterilizzazione. E in un futuro anche poter accettare sponsorizzazioni utili ai traguardi necessari».

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