Mascherine alternate e partenza con le marce basse per il ritorno della fiera in città con le norme anti Covid-19 foto

Italo Reale espone i dubbi dei contrari ad una maggiore libertà di assembramento, per lunedì prevista esibizione musicale su Corso Numistrano

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Controlli presenti (varchi presidiati dai volontari del Radio Club Lamezia, a poca distanza le ambulanze della croce rossa, forze dell’ordine a piedi a vigilare con in alcuni punti la presenza dei vigili del fuoco), non troppa clientela in attesa di un maggiore fresco serale facilitando così il rispetto del distanziamento sociale, i pochi rimasti ma tradizionali venditori di aglio e cipolla in Piazza Mazzini, qualche postazione vuota e solo una parte tra ambulanti e clienti a rispettare l’obbligo di indossare la mascherina.

Il ritorno della fiera in città, con la festività di San Pietro e Paolo iniziata oggi e che si concluderà lunedì, parte con le marce basse dopo le polemiche di chi reputava non necessario creare un’ulteriore occasione di assembramento, e chi invece dati alla mano di contagi ormai non più presenti da tempo in città auspicava un’autoregolamentazione da parte degli stessi cittadini, ma anche un graduale ritorno alla normale tradizionalità dopo aver saltato gli altri festeggiamenti religiosi di giugno.

Nel fronte dei contrari il pensiero dell’esponente Pd, Italo Reale, secondo il quale «un grande numero di commercianti ambulanti che vengono da più parti faranno il loro lavoro nelle strade di Lamezia e nessuno può dire se tra questi vi sono positivi, sintomatici o meno, al Covid 19», lamentando «una scelta quindi sicuramente azzardata al limite dell’irresponsabile in un momento in cui vi è una tiepidissima ripresa del commercio lametino che da una situazione, anche embrionale di contagi, subirebbe una nuova mazzata, forse definitiva».

Parlando del focolaio già circoscritto a Palmi si reputa che «sono bastati due ritorni dall’Emilia per mettere in crisi la Piana di Gioia Tauro e sono curioso di vedere come faranno i vigili urbani a fari rispettare la misura di sicurezza e ad evitare assembramenti».

Agenti della polizia locale che hanno nella giornata odierna effettuato i controlli su alcuni esercenti ma che verosimilmente non saranno, date le poche unità ed i turni di lavoro, in ogni dove e ora nel corso della tre giorni di fiera, come non possono presidiare ogni fine settimana l’area del centro attorno Corso Numistrano in cui da tempo si riunisce parecchia gente.

Reale non è neanche per il “restiamo a casa”, poiché «non ci mette al sicuro, perché non possiamo sapere se il contagio possa passare attraverso un amico lametino che ha avuto la sfortuna di trovarsi vicino ad una bancarella in un momento di affollamento». Con l’arrivo della stagione estiva, e la presenza di aeroporto e stazione come snodi di arrivo principali in Calabria per gran parte di turisti in arrivo da fuori regione insieme a lametini fuorisede, ogni convoglio potrebbe così essere vettore di Covid-19 seguendo tali timori, anche alla luce dei controlli sanitari opzionali e collegati all’organizzazione non coordinata dall’Asp di Catanzaro.

Intanto da un lato in Piazzetta San Domenico questo pomeriggio la rete civica contraria alla riapertura ed ampliamento della discarica di località Stretto ha lanciato una propria raccolta firme confinando di avere una maggiore esposizione nel passeggio in un’area senza bancarelle (ma con locali ad abbracciare con i propri tavolini i clienti in mezzo alla strada chiusa al traffico), dall’altro per lunedì sera viene pubblicizzato un concerto dei solisti dell’orchestra sinfonietta Mediterranea al suono di clarinetto, violini, viola e violoncello.

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