“Per Sacal una figura che possa portare avanti il progetto della aerostazione e il collegamento alla stazione di Lamezia Terme”

Annunciando nuove manifestazioni dopo quelle tenute fuori dalle stazioni ferroviarie contro l'arrivo dell'alta velocità reputata dal movimento non adeguata.

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Passato il 30 giugno il dibattito politico torna a ricordarsi delle nomine politiche nelle partecipate. Il Movimento per l’Equità Territoriale chiede «un profilo di alto spessore manageriale per guidare la Sacal», dato il mandato scaduto da parte di Arturo De Felice e la volontà di non confermare l’ex Prefetto alla guida della società per azioni.

«Non siamo d’accordo alla candidatura di una leghista che applicherà la logica politica di “prima il Nord”, non permetteremo che il simbolo della Lega sarà messo sulle brochure dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, metteremo prima quello dei Briganti», è il commento del referenti lametino Antonio Talarico, anche se non si parla di schede elettorali con loghi di partiti ma di una società per azioni che deve gestire 3 aeroporti calabresi.

Il Movimento per l’Equità Territoriale lamenta «la mole di attacchi che giornalmente la nostra terra subisce con l’intento di denigrare tutto ciò che è calabrese», anche se si citano i servizi di affollamenti nelle città, o la gaffe di Easy Jet corretta in corso d’opera con altri errori rispetto alle citazioni su mafia e terremoti.

Alla Santelli, in quanto Regione, si chiede di nominare «una figura che possa portare avanti il progetto della aerostazione e il collegamento definito da noi “ultimo miglio” per collegare l’aeroporto alla stazione di Lamezia Terme: opere indispensabili e necessarie per un aeroporto collegato con i più importanti scali internazionali», annunciando nuove manifestazioni dopo quelle tenute fuori dalle stazioni ferroviarie contro l’arrivo dell’alta velocità reputata dal movimento non adeguata.

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