Centro polivalente di via De Filippis ancora chiuso, intanto si saldano i conti con l’impresa che ha curato i lavori

Ad oltre 8 anni dall'approvazione in giunta il centro per gli immigrati extra comunitari "Multiple Entries – Cok Merkez" rimane non operativo

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Ad oltre 8 anni dall’approvazione in giunta il centro polivalente per gli immigrati extra comunitari “Multiple Entries – Cok Merkezi”, ovvero l’ex palazzo della cultura in via De Filippis, ancora non è stato assegnato né mai aperto, ma intanto si completa il saldo di quanto dovuto alla ditta che aveva effettuato i lavori.

Tra i vari passaggi burocratici in via Perugini si era passati dall’amministrazione Speranza a quella Mascaro, con constante nelle due amministrazioni la mancata consegna nei tempi delle opere pubbliche (il cartello dei lavori citava come data di consegna inizio maggio 2014, ma nell’accordo iniziale il tutto doveva essere collaudato per il 15 ottobre 2013, mentre i lavori son stati consegnati il 4 novembre 2013), ed anche un servizio di Striscia la Notizia a certificare l’inerzia continuata anche durante il periodo della terna commissariale (un biennio in cui si è chiuso anche quanto era aperto per inagibilità diffusa burocratica).

L’odierna determina rimarca come «il progetto è stato ammesso a finanziamento, giusto decreto dell’Autorità di Gestione del 11/10/2012 “Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo sviluppo “Obiettivo Convergenza 2007-2013” progetto di Centro Polivalente per gli Immigrati Extra Comunitari “Multiple Entries – Cok Merkezi” per un importo complessivo di 1.964.043 euro», ma «con Decreto n.5/2016 la quota di finanziamento relativa alle attività ammesse sul PON Sicurezza non concluse al 31 dicembre 2015 è stata revocata e contestualmente ammessa a finanziamento a valere sulle risorse del Piano di Azione Giovani sicurezza e Legalità (PAG)».

Nel frattempo però c’erano ancora conti da saldare con la ditta, arrivando al passaggio dal titolare nel frattempo deceduto agli eredi: «in data 09/03/2017 prot.18575 è stata trasmessa alla segreteria del PON sicurezza la polizza fidejussoria N036/00A0642091 a garanzia della rata di saldo fornita dagli eredi Perri Mario, mentre la fattura col numero di conto corrente dedicato all’intervento non è stata fornita e per questo motivo la segreteria del PON Sicurezza non ha potuto liquidare quanto richiesto, ed essendo prossimi alla scadenza del programma ha accreditato le somme al comune di Lamezia Terme, in attesa della definizione della fattura errata da parte degli eredi».

Oggi si determina «di liquidare in favore degli “Eredi Perri Mario” la somma di 3.129,59 euro oltre oneri I.V.A. 10% pari ad 312,96, per un importo complessivo di 3442,59 euro», dando «atto che la liquidazione verrà effettuata, per come richiesto con prot. 22616 del 03/04/2019 sul nuovo conto corrente indicato nella richiesta intestato a tutti gli eredi».

In Via Perugini un indirizzo era stato dato tramite Agenda Urbana lo scorso anno, in cui il bene comunale appariva in 3 diversi progetti:

  • Progetto Sud onlus (ovvero l’ente che insieme ad altri gestisce gli Spar lametini) con «attività formative e/o di orientamento, interventi per la conciliazione» ed «integrazione dei migranti come risorse umane, produttive e culturali» insieme all’ex Teatro Russo (altro bene convertito con fondi vincolati), beni confiscati di proprietà comunale;
  • Arci Servizio Civile Lamezia nell’ambito dell’inclusione sociale con «laboratori di alfabetizzazione informatica, inclusione digitale ed accesso a internet, nell’ambito dei percorsi di inserimento lavorativo; percorsi personalizzati, azioni di affiancamento e tutoraggio, nell’ambito dell’inclusione attiva» coinvolgendo oltre lo stabile di via De Filippis anche l’ex Teatro Russo, gli appartamenti a Ginepri e altri beni confiscati alla mafia di proprietà comunale.

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