Lamezia in stato di abbandono per Marco Foti, per il quale non regge la motivazione delle finanze comunali

L'esponente di Fratelli d'Italia punta il dito contro l'amministrazione comunale, lamentando l'assenza di interventi

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Mentre giovedì in consiglio comunale arriveranno il bilancio consuntivo 2019 ed il consolidato 2018, che certificano la stato dei conti dell’ente comunale lametino, per Marco Foti, Coordinatore Regionale Dipartimento Trasporti Fratelli d’Italia, le finanze di via Perugini non sarebbero un vero problema.

Secondo l’esponente del partito della Meloni «la Regione Calabria ogni 6 anni redige un Programma Operativo Regionale rispondente alle diverse linee di finanziamento offerte dalla Commissione Europea. Per svariati temi, dalla mobilità al turismo, dall’inclusione sociale all’ambiente e rifiuti e così via. È inutile farvi l’elenco delle opportunità offerte dall’amministrazione regionale. Se poi un’Amministrazione Comunale, che governa 80 mila abitanti, non sia in grado di redigere un progetto rispondente ai requisiti del bando di gara è un altro discorso, sul quale ovviamente è doveroso soffermarsi». Il problema quindi è la mancanza di personale, le sole 2 dirigenti in servizio (le quali hanno competenze nel settore legale ed economico, non tecnico), ed il blocco delle assunzioni legato al piano di riequilibrio vigente dal 2014 in via Perugini proprio perché la situazione economica è stata ritenuta non florida.

Foti contesta «uno stato di abbandono generalizzato, dai rifiuti alle infrastrutture, dai servizi (in primis quelli di trasporto pubblico locale) alla manutenzione del verde, dagli impianti sportivi alle scuole. Per non discutere della sicurezza dei cittadini che si avventurano a percorrere i marciapiedi della città con erbacce e rifiuti che la fanno da padrone, cittadini impossibilitati a passeggiare e costretti ad invadere la carreggiata rischiando di essere investiti dalle auto che transitano. Per non parlare del lungomare, seppur di limitate dimensioni, ma sempre un grande valore aggiunto della città (altri territori farebbero a cazzotti per contendersi un tratto di città sul mare). Invece, abbandono, incuria, solitudine. Basterebbe poco, attrezzare la spiaggia con lidi ed animare le serate estive di una città che soffre terribilmente una crisi economica ormai strutturale». In questo aspetto ci sono i bandi precedenti per i lidi (delle 5 offerte del primo avvenuto anni fa, 2 sono ferme nei meandri burocratici tra vari enti) e le nome anti Covid-19 da dover far rispettare.

Si contesta poi all’amministrazione che «non può farsi sostituire da lodevoli cittadini nella gestione della cosa pubblica, cosi come è avvenuto in occasione della pulizia della fontana sita in piazza 5 Dicembre da un gruppo di volontari, ma tuttalpiù si dovrebbe assistere ad una forte sinergia, che in questo caso è totalmente assente, così come per tutto il verde urbano».

In realtà proprio su tale ambito è stato pubblicato l’avviso pubblico che ogni mese accetta nuove proposte di sponsorizzazione per la tutela di aree verdi da parte dei privati, con un contratto con la Sicilville che scadrà nel 2021 per la manutenzione di verde e fontane, così come gli avvisi per favorire l’animazione estiva ed autunnale per associazioni sportive e culturali, concedendo gratuitamente il suolo pubblico e le attrezzatura, avendo la maggior parte del bilancio di previsione vincolata ed una pianta organica che dopo quota 100 è ancora di più in difficoltà numerica.

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