I grillini soddisfatti dal parere del Tar che accoglie le interpretazioni richieste però dal Comune

Si proseguirà a verificare i verbali e non tutte le schede come chiesto dai legali di via Perugini

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Sulla carta il Tar ha sposato le interpretazioni degli avvocati del Comune, ma non per i 5 Stelle, secondo i quali il collegio dei giudici amministrativi «ha stabilito che debba proseguire l’accertamento dell’esistenza delle incongruenze e discrasie indicate nei ricorsi, acquisendo le schede elettorali ove ciò sia funzionale alle censure formulate. Questo significa che i controlli dovranno riguardare le 48 sezioni a suo tempo segnalate, 37 delle quali dal Movimento 5 Stelle».

Il parere del Tar odierno va incontro però hai dubbi dei legali del Comune, specificando che «il verificatore debba accertare l’esistenza delle incongruenze e delle discrasie specificamente indicate nei ricorsi sulla base del raffronto fra i verbali, acquisendo le schede solo laddove ciò sia funzionale alle censure formulate, dunque – ad esempio – nelle ipotesi in cui sia stata specificamente dedotta la non corrispondenza tra le schede autenticate e le schede residuate dopo il voto, e non anche al fine del ricalcolo dei voti». Quindi, come chiesto dal Comune, non si dovranno ricontare tutte le schede.

Per i grillini invece «ha vinto la ricerca della verità, hanno perso le resistenze e le paure dell’amministrazione guidata da Paolo Mascaro, che aveva caparbiamente cercato di bloccare le verifiche della Prefettura di Catanzaro, indispensabili ad appurare, sulla base delle doglianze contenute nei ricorsi, se ci sono stati brogli o meno».

Rimasti fuori dal consiglio comunale, oggi il Movimento 5 Stelle di Lamezia Terme garantisce che «tireremo le somme quando gli accertamenti saranno completati e definitivi. Per il momento, possiamo dire, senza ombra di dubbio, che l’amministrazione comunale guidata da Mascaro ha perso il primo round e dimostrato un assurdo timore che non trova giustificazioni politiche, nonché un comportamento contrario alla democrazia e all’interesse della comunità locale». In realtà, passata questa fase di chiarezza sull’ordine dei lavori, un primo responso si avrà non prima del 15 dicembre.

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