Su museo archeologico, scavi di Terina ed Abbazia Benedettina le richieste di attenzione avanzate al sottosegretario alla cultura

La Orrico reputa che siano gli enti a fare un pacchetto più ampio che riguardi non solo l'ambito comunale

Tre tappe lametine tra Comune, Abbazia Benedettina e giardino del reparto di psichiatria per il sottosegretario alla cultura Anna Laura Orrico, ricevuta nella Sala Napolitano dall’amministrazione comunale alla presenza di vari rappresentanti di associazioni culturali.

Il sindaco Paolo Mascaro sottolinea che «come amministrazione amiamo il territorio e la Calabria, ma a volte sono eventi tragici a darci una spinta in più. La pandemia deve spingerci a conoscere e valorizzare le potenzialità di questa terra, nel nostro caso abbiamo trovato in Giorgia Gargano un assessore alla cultura che ha lavorato alacremente per riaprire al pubblico l’Abbazia Benedettina, al momento per soli 2 pomeriggi a settimana, ma la nostra sfida è quella di allargare tali iniziative agli scavi di Terina, il Bastione di Malta, il Castello Normano Svevo, e per questo serve una sinergia istituzionale con atti e non mere dichiarazioni».

Il primo cittadino così incalza: «la Calabria è scesa sotto i 2 milioni di abitanti ma non deve lasciarsi andare alla desertificazione demografica, chi è rimasto ha tutte le potenzialità per poter usufruire al meglio ai vari fondi che saranno destinati al settore culturale e turistico».

Le richieste dell’assessore alla cultura, Giorgia Gargano, sono così dirette: «il museo archeologico è passato al polo museale, ma rimane aperto solo grazie all’impegno del Comune, ed è esistente la necessità di reperire ulteriori fondi per superare alcune criticità in tutto lo stabile che ospita al piano terra le attività del caffè letterario ed ha un secondo piano ristrutturato ma da dover rimettere a norma. Anche l’Abbazia Benedettina ha ancora molto da dare, necessita di ulteriori scavi per rivelare quanto ancora nascosto».

La Orrico si dichiara «innamorata di tutta la Calabria ed il Mezzogiorno», rimarca che «la cultura ed il patrimonio culturale sono un assett strategico per il rilancio ma anche per la salute del territorio», e ricorda «i vari eventi lametini come Trame o il Lamezia Comics, il Calabria Day che mi aveva visto nel 2012 raccontare cosa poteva essere portato fuori regione tra le buone pratiche esistenti».

Ora l’esponente del Governo si trova a dover “sponsorizzare” gli interventi messi in campo dopo il Covid, «con un miliardo di euro che si attesta come uno degli investimenti più sostanziosi degli ultimi anni, andando incontro anche alle varie richieste delle varie anime del settore. Ad un impegno totale di 26 milioni di euro si è affiancato poi un fondo da 50 milioni per il fondo cultura per stimolare il partneriato pubblico/privato».

Ad «imprese che possono nascere attorno agli attrattori comunali» si appella così la Orrico, «per incentivare un turismo non solo di massa ma anche di “conservazione” del patrimonio, un’economia diffusa che metta insieme piccole realtà come possono essere i borghi e singoli attrattive. Entro settembre il premier Conte dovrà presentare le progettualità per i finanziamenti europei da 330 miliardi, ed ogni ministero sta lavorando in questi mesi per dare il quadro migliore e mettere in rete piccole e grandi realtà, aspetto che non può trovare impreparata la Calabria», chiedendo così di non fermarsi ai singoli progetti «perché le offerte devono viaggiare sui canali mondiali, i beni lametini devono essere all’interno di un progetto più ampio per abbattere costi aggiuntivi insieme agli enti a vario livello».

Sulle richieste specifiche si prende così tempo e non si ci esprime, rimandando ad eventuali incontri successivi, chiedendo che siano gli enti a fare un pacchetto più ampio che riguardi non solo l’ambito comunale ma vada anche oltre i confini provinciali.