“I commissari che governano la sanità devono andare via, a tutti i livelli”

Critiche da parte del deputato lametino Furgiuele dopo la presa d'atto dell'Asp che recepisce i tagli sui laboratori

Se il decreto del commissario Cotticelli è di marzo, solo ieri l’Asp di Catanzaro ha preso atto di dover rivedere la rete dei laboratori negli ospedali di propria competenza.

A scoppio ritardato arrivano così anche le reazioni sdegnate, con ieri il sindaco Paolo Mascaro a chiedere di revocare la presa d’atto, ed oggi a schierarsi contro il parlamentare lametino Domenico Furgiuele.

Per il deputato leghista «è un atto irriguardoso e arrogante nei confronti della città di Lamezia e del suo vasto hinterland. Le scelte in essa contenute (la riclassificazione del Laboratorio di Patologia Clinica del Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme da Struttura Complessa a Struttura Semplice; la trasformazione del Laboratorio di Tossicologia e Patologia Clinica in mero Punto Prelievo con attività trasferita nel Laboratorio di Patologia Clinica; il trasferimento dell’attività del Laboratorio di Neurogenetica afferente al Centro Regionale di Neurogenetica del Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme al laboratorio della Struttura Complessa di Genetica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Mater Domini” di Catanzaro) denotano ancora una volta la lontananza siderale di certi organismi commissariali dal tessuto sociale sui quali dovrebbero invece operare con maggiore sensibilità».

Secondo Furgiuele «la politica e le istituzioni elettive non devono più ormai limitarsi a contrastare scelte assolutamente negative come l’ultima, ma devono unirsi per far cessare lo scuro periodo dei commissari, la cui opera ha provocato disagio crescente», ma il cui arrivo è stato deciso proprio per l’opera non meritoria della politica e le istituzioni che hanno affossato i conti della sanità calabrese.

«I commissari che governano la sanità devono andare via, a tutti i livelli» tuona Furgiuele, ma quelli che governano l’Asp di Catanzaro sono arrivati dopo uno scioglimento per infiltrazioni mafiose dopo un’indagine che ha coinvolto proprio l’ospedale lametino.