Salta il nuovo contratto, Fai-Cisl, Flai-Cigl e Uila-Uil regionali dichiarano lo stato di agitazione del settore forestale calabrese

L’Assessore Gallo ha comunicato che la Regione Calabria non è in condizione di recepire il nuovo Contratto integrativo regionale per carenza di fondi

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    L’azione di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil regionali ha portato nel mese di dicembre dello scorso anno la sottoscrizione del “Contratto Integrativo Regionale per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria”.

    Un contratto integrativo regionale che interessa circa 6.500 lavoratori forestali, siglato tra Fai-Cisl, Flai-Cigl e Uila-Uil e l’Azienda regionale Calabria Verde, l’Urbi Calabria e l’Ente Parco Naturale Regionale delle Serre.

    Dopo due anni di confronto con le parti aziendali, la sottoscrizione tra le parti nel 2019, le successive e ripetute sollecitazioni al governo regionale della passata legislatura e infine in questi ultimi mesi dopo aver ripreso il confronto con entusiasmo con la nuova Giunta, in particolare con l’assessore di competenza, Gianluca Gallo, i sindacati dichiarano di aver «constatato “con rammarico” che abbiamo partecipato “invano” ai vari incontri presso il dipartimento dell’Agricoltura e Forestazione. Eravamo convinti che si sarebbe concluso un iter contrattuale, scaduto da 10 anni, e che assomiglia tanto ad una storia, una vera odissea che ha come protagonisti migliaia di lavoratori forestali».

    Anche l’ulteriore incontro sindacale svoltosi nella giornata di ieri, presso il Dipartimento Agricoltura, non ha di fatto, oltre ai buoni propositi dell’assessore Gallo, prodotto alcun risultato concreto e tangibile finalizzato a recepire il nuovo Contratto integrativo forestale.

    «L’Assessore Gallo ci ha comunicato che la Regione Calabria non è in condizione di recepire il nuovo Contratto integrativo regionale per carenza di fondi», contestano le sigle, «giustificazione che definiamo inaccettabile, perché alla lunga trattativa (durata 2 anni) che ha portato alla sottoscrizione del Contratto, ai vari incontri ha partecipato anche la struttura dell’unità Uoa Politiche della montagna e forestali della Regione Calabria che non ha mai palesato né esplicitamente, né implicitamente timori in merito alla sua sostenibilità finanziaria. Dunque, la scelta di non recepire il Contratto in questione è una scelta che va contro il comparto e i lavoratori forestali».

    Sospeso il tavolo di confronto si è deciso di convocare gli esecutivi unitari regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per lunedì prossimo per «definire importanti azioni da intraprendere, perché i lavoratori e le lavoratrici forestali meritano un nuovo contratto, differenti politiche di rilancio finalizzate alla tutela il territorio e delle comunità proprio in linea con le attuali politiche lanciate dall’Unione Europea sulla sfida della green economy per la costruzione di uno sviluppo sostenibile che garantisca a tutti un futuro di benessere diffuso, senza rinunciare alla qualità della vita».

     

     

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