Pietro Molinaro chiede di rivedere l’indicazione di vietare la macellazione dei suini per uso e consumo personale

"La macellazione, non può essere fatta soltanto presso le strutture di macellazione autorizzate, che, nella regione sono poche e si trovano a notevole distanza"

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«Occorre sospendere con effetto immediato la disposizione del settore 12 di Medicina Veterinaria della Regione Calabria che di fatto impedisce a tutte le Aziende sanitarie provinciali nell’anno 2020/2021, ritenendolo “non opportuno”, effettuare il servizio ispettivo a domicilio come negli anni passati per la macellazione dei suini». Lo dichiara il Consigliere della Lega Calabria Pietro Molinaro, il quale ha già scritto una lettera al Presidente Nino Spirlì e al Direttore Generale Dipartimento Salute Francesco Bevere «affinchè dispongano il ritiro con effetto immediato della disposizione cui si fa riferimento. La macellazione, non può essere fatta soltanto presso le strutture di macellazione autorizzate, che, nella regione sono poche e si trovano a notevole distanza».

«Una siffatta previsione provoca costi notevoli alle famiglie contadine e quindi per loro diventa antieconomico», ricorda Molinaro, «chi alleva suini per uso e consumo personale, in questi anni, si è registrato alle ASP di competenza ottenendo un codice aziendale per autoconsumo familiare dell’animale e di fatto sottoponendosi alla vigilanza sanitaria dei servizi veterinari. La decisione assunta, peraltro alla vigilia del periodo di macellazione, ha creato malcontento e disagi oltre ad incidere in modo negativo su quella, che in Calabria è una tradizione millenaria. Non si può fermare tutto e bloccare dall’oggi al domani le macellazioni aziendali per autoconsumo delle famiglie contadine – conclude Molinaro – è una scelta infelice e assolutamente da rivedere ripristinando le disposizioni precedenti. Interrompere un circuito virtuoso e positivo sarebbe letale per il reddito di molte famiglie e per l’attività produttiva».

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