Sulle carenze strutturali dell’ospedale lametino le sigle civiche si appellano anche al vescovo

Gli interrogativi che vengono posti però sono prettamente aziendali

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Continua l’appello delle varie sigle che lamentano disservizi nella sanità lametina rivolto a vari enti che non hanno potere decisionale nel campo.

Nadia Donato dell’Associazione Senza Nodi e Felice Lentidoro del Tribunale dei diritti del malato Cittadinanza Attiva si rivolgono ora al vescovo della diocesi di Lamezia Terme, Giuseppe Schillaci, sostenendo che «il Pronto Soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme non riesce più a dare le risposte che necessitano all’utenza, la situazione peggiora di giorno in giorno e tra poco da Catanzaro riceveremo solo dei no perché l’ospedale Pugliese /Ciaccio non ha più posto e non solo per i malati Covid».

Secondo le due sigle «i pazienti non sono dei pacchi che sposti come se niente fosse, il malato ha una dignità anche in punto di morte, qui si sta calpestando anche questa come ogni diritto alla salute e alla cura. Difronte a questa grave situazione, più volte da noi preannunciata, permane il silenzio più assoluto», chieamdno in causa il vescovo di Lamezia Terme, Giuseppe Schillaci, il quale però non ha voce in capitolo in nessuna delle scelte dell’Asp di Catanzaro.

Gli interrogativi che vengono posti infatti sono prettamente aziendali: «quanto personale ha oggi il Servizio Prevenzione, sottoposto ad un aggravio di lavoro mai avuto prima e bersagliato da richieste che non può evadere senza la forza lavoro necessaria? E all’interno dell’ospedale cosa è stato organizzato, quanto personale manca in tutti i reparti perché funzionino senza rifiutare visite e controlli per tante patologie anche non Covid? Quanto personale ha il Pronto Soccorso, dove si rimane in attesa per ore? I pazienti sospetti e quelli che già sono positivi, dove aspettano le risposte o il trasferimento in reparto, insieme in Pronto Soccorso? Quanti hanno altre patologie e sono in attesa di tampone, per potere essere visitati o ricoverati, restano in attesa al Pronto Soccorso? Il CICA ha imposto da tempo che i reparti si dotino di stanze per l’attesa di tampone a pazienti non sospetti, sono state allestite queste stanze?»

 

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