L’Asp comunica dati minori rispetto ai social, il Pd lametina contesta al sindaco poca chiarezza

I dati certi sarebbero le ordinanze sull'albo pretorio per quanto riguarda gli isolamenti domiciliari o quelli precauzionali

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«Azioni che dovrebbero essere la normalità, l’agire quotidiano di un’azione amministrativa sana viene spacciata per la “politica del fare”», lamenta il Pd lametino verso le comunicazioni da parte di sindaco ed assessore dei lavori di manutenzione stradale e di pubblica illuminazione, chiedendo «cosa intende fare realmente l’amministrazione circa l’impennata di casi di Covid-19 in città, anche considerando le ultime notizie circa i reali numeri dei positivi di Lamezia, che sarebbero in realtà 82 invece di 47 come comunicato dall’amministrazione nei post Facebook di Mascaro».

I numeri però son quelli comunicati dall’Asp al Comune per emettere le ordinanze, perchè anche in fase di pandemia globale i compiti tra i due edifici di via Perugini rimangono diversi, e quindi a contare sono gli atti amministrativi.

In tal senso il Pd lamenta che «il sindaco parla di indici e di altri dati, senza menzionare il rapporto dei tamponi fatti e processati, e senza inoltre considerare che la Calabria è recentemente stata attenzionata circa i dati di ricoveri e terapie intensive in aumento rispetto al mese di aprile (ricoveri +73,6% e terapie intensive +62,5%)», contestando che «in un paese dove i casi sono in ascesa in modo incontrollato in città si viaggi sempre sulla stessa media di 30-40 casi al giorno, si capisce dunque che c’è un problema di gestione complesso che va risolto».

Solo nel finale il PD cita l’Asp, ovvero l’azienda sanitaria provinciale che è responsabile dei dati contestati e che a differenza delle altre aziende calabresi non emette bollettini, auspicando che si «trovino soluzioni reali, in particolare alla gestione dei casi Covid-19 con riferimento all’emissione dei decreti di quarantena domiciliare, alla mancanza di comunicazione tra Asp e Comune e soprattutto speriamo che l’amministrazione comunichi il prima possibile il reale numero di casi in città, che come tutti sanno e vedono in città sono in continuo aumento, con la speranza che il sindaco invece di nascondersi dietro un dito e dare numeri campati in aria dia risposte certe, come quelle che i cittadini chiedono, anche sotto la sua pagina Facebook». I dati certi sarebbero le ordinanze sull’albo pretorio per quanto riguarda gli isolamenti domiciliari o quelli precauzionali (per i ricoverati non viene emessa ordinanza essendo già sotto osservazione medica), visto che gli atti amministrativi si trovano online come i post dei social network.

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