Commercio Virtuoso apre ai commercianti di Lamezia Terme, ma con le immagini di Capo Vaticano e Ricadi

Ai commercianti viene richiesto di corrispondere per ciascuna vendita una percentuale del 3%

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Commercio Virtuoso, il marketplace italiano nato a sostegno delle attività locali, apre le iscrizioni per produttori e negozianti in nuove città in Calabria, tra le quali Lamezia Terme, usando però come immagini di lancio quelle della costa vibonese tra Capo Vaticano e Ricadi.

Commercio Virtuoso è una piattaforma di e-commerce nata a marzo durante il lockdown per l’emergenza coronavirus con l’obiettivo di fornire un canale di vendita online a tutte quelle attività costrette alla chiusura per effetto del DPCM.

Gabriele Conti Taguali, ingegnere 28enne, fondatore di CommercioVirtuoso.it, spiega che «l’idea di un marketplace fatto di soli imprenditori italiani mi è venuta guardando le molte interviste al TG a tanti piccoli negozianti, costretti ad abbassare la saracinesca, che non sapevano come arrivare a fine mese. Mi ha poi molto colpito come, spontaneamente, siano nate catene di solidarietà che hanno permesso all’Italia di andare avanti e stringersi ancora più forte. Ho pensato che tutto questo dovesse essere supportato anche da scelte e possibilità di consumo consapevole. L’idea di Commercio Virtuoso è quella di andare in contrasto con gli algoritmi che controllano piattaforme come Amazon che favoriscono i prodotti al prezzo più basso, con i profitti più alti spesso da venditori che risiedono al di fuori del nostro paese. Così è nato il concetto di “Acquistare locale per sostenere persone”».

Oggi, a distanza di sei mesi dal lancio, CommercioVirtuoso.it aggrega oltre 200 attività commerciali in tutta Italia, produttori del Made in Italy ma soprattutto commercianti di prodotti di largo consumo e si prepara ad una nuova espansione più capillare sul territorio italiano a partire da 10 città calabresi selezionate.

«L’obiettivo di sviluppare più a fondo il nostro marketplace in alcune aree metropolitane è legato principalmente al traffico dei pacchi che la nostra piattaforma sta generando. Oggi stiamo consegnando prodotti anche di uso comune da nord a sud e viceversa che sommano più di 2 milioni di chilometri l’anno su gomma», continua il fondatore, «il principio del sostegno ai produttori e ai commercianti italiani, che è il cardine del progetto, non può esimere dai valori della sostenibilità ambientale che abbiamo molto a cuore. Riuscire ad avere il prodotto in prossimità del cliente non solo ci permetterà di ridurre del 60% l’impatto ambientale legato alla consegna dei nostri prodotti ma darà ancora più supporto alla realizzazione dell’obiettivo primario del progetto e cioè quello del supporto ai commercianti di prossimità».

In questa fase di espansione nelle 10 città calabresi selezionate si procederà a video incontri con i soggetti che manifesteranno l’interesse nei confronti della vendita online per capire come integrare al meglio vendite offline e online in ciascuna realtà.

«Commercio Virtuoso è una piattaforma con un’anima, una piattaforma democratica che mette al primo posto la formazione dei venditori e l’assistenza ai venditori meno esperti. Tutto ciò senza perdere di vista l’attenzione sul cliente finale. L’obiettivo è quello di formare i venditori e farli recuperare il terreno perso sui temi dell’online. Lo facciamo già, tutti i giorni, intrattenendo un rapporto ancora umano con chi rende grande la nostra piattaforma: i venditori e i produttori che danno lavoro a giovani e famiglie nel nostro paese», continua la nota stampa.

Tutti i commercianti e i produttori di Commercio Virtuoso possono realizzare gratuitamente una vetrina online personalizzata con la propria immagine e i propri prodotti in vendita. «Non costa nulla per i commercianti creare il proprio negozio virtuale e iniziare a vendere online. Mentre i colossi dell’e-commerce chiedono spese di sottoscrizione mensili e commissioni che arrivano fino al 30% noi chiediamo ai commercianti di corrispondere per ciascuna vendita una percentuale del 3% che serve esclusivamente a coprire i costi dei sistemi di pagamento e della piattaforma», conclude il comunicato.

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