Anche il mondo venatorio contro il DPCM del 3 novembre per la chiusura della stagione venatoria

Si chiede una proroga dei termini di chiusura della caccia al cinghiale al 31 gennaio

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    Una rappresentativa di cacciatori tramite il Consigliere Regionale Pietro Raso (Lega), si scaglia contro il nuovo DPCM che istituisce zona rossa la Calabria, e di conseguenza chiude la stagione della caccia anche su tutto il territorio della Regione fino al 3 dicembre.

    In particolare i rappresentanti dei cacciatori delle squadre di caccia al cinghiale dell’Ambito Territoriale di Caccia CZ1, chiedono chiarezza attraverso il Consigliere Raso e l’Assessore all’ Agricoltura Gallo, in modo da avere risposte in tempi brevi sulla possibilità di poter continuare e portare a termine la stagione venatoria 2020.

    Per Raso è “ingiusto e ingiustificato fermare anche la caccia. Resta l’amaro dei cacciatori che sanno benissimo che la loro passione si pratica in grandi spazi aperti, sempre con le dovute attenzioni e messa in sicurezza. Ricordiamo che grazie a loro, in solo poco tempo (14 giornate) si è provveduto all’abbattimento di un cospicuo numero di cinghiali consentendo così, un largo contenimento della specie che ancora oggi è causa di emergenza per i danni arrecati all’agricoltura, agli incidenti stradali e alle proprietà pubbliche e private”, annunciando che “proveremo a chiedere una proroga dei termini di chiusura della caccia al cinghiale al 31 gennaio, in forza alla Legge 157/90”.

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