Lamezia Bene Comune “vota” Gino Strada a commissario ad acta della sanità calabrese, Pietro Molinaro chiede atti pubblici

Per il gruppo politico lametino accanto al leader di Emercency la necessità di avere anche calabresi

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Nel clima da “televoto” su chi debba essere il nuovo commissario alla sanità regionale Lamezia Bene Comune indica Gino Strada.

«In questo contesto, la nomina di Zuccatelli a commissario della sanità rappresenta l’ennesima “porta” sbattuta in faccia tanti cittadini calabresi che in questi giorni stanno chiedendo un cambio di passo netto, una discontinuità concreta e non a parole» sostiene il gruppo politico, anche se Zuccatelli continua ad essere il commissario che gestisce le aziende sanitarie di Catanzaro, reputando Gino Strada come commissario ad acta «sarebbe, oltre che un segnale dirompente in una situazione al limite come quella della Calabria, un punto di partenza per un percorso veramente nuovo. Accanto al nuovo commissario, c’è urgenza di un metodo nuovo e di una squadra. Si coinvolgano i territori, le comunità locali calabresi con i loro rappresentanti, si valorizzino le competenze sanitarie e manageriali presenti nella nostra regione». Anche se tra aziende in dissesto e quelle sciolte per infiltrazioni mafiose il biglietto da visita dei calabresi non è dei migliori.

Anche Gianni Speranza, ex sindaco di Lamezia, ex dirigente della sinistra italiana, reputa che «tanti medici, tecnici e manager calabresi devono lavorare fuori. Qui non c’è spazio. A questo punto se il ministro della Sanità ed il governo nella sua interezza raccogliessero le vastissime obiezioni sollevate con onestà, senza giochi strumentali mettessero da parte la loro nomina ed individuassero un commissario ed un piccolo gruppo di totale novità ma di provata competenza per gestire le prossime settimane e per salvare la vita di ognuno di noi sarebbe cosa buona e giusta. Si potrebbero coinvolgere anche energie calabresi di livello insieme a quelle nazionali».

A livello regionale il consigliere della Lega Calabria, Pietro Molinaro, chiede invece la pubblicazione di «tutti gli atti e documenti sulla Sanità calabrese», anche se gli stessi in quanto atti pubblici dovrebbero essere nelle apposite sezioni tra amministrazione trasparente e albo pretorio, ove non siano scaduti i termini di pubblicazione.

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