La soddisfazione di Lamezia Bene Comune per le promesse dell’Asp sull’ospedale lametino

A decidere sono i commissari, ma la politica anche in questo caso si divide

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Anche se per l’ufficialità bisogna attendere l’esito dei vari atti amministrativi, Lamezia Bene Comune si dichiara soddisfatta delle rassicurazioni offerte dalla terna commissariale che guida l’Asp di Catanzaro in merito all’ospedale di Lamezia Terme, anche se in realtà non tutto è come manifestato e si sta attuando quanto previsto dagli ultimi decreti del commissario Cotticelli.

La riconversione, e quindi non nuova apertura, di 12 posti letto già esistenti per pazienti Covid, il potenziamento del sistema di processazione dei tamponi, il rafforzamento dell’assistenza territoriale e le altre iniziative comunicate nei giorni scorsi dalla commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro per fronteggiare l’emergenza Covid a Lamezia secondo il movimento «sono sicuramente primi passi importanti di un percorso su cui occorrerà vigilare e tenere alta l’attenzione. Un risultato frutto di un lavoro comune iniziato già a marzo, quando l’ospedale di Lamezia non era neppure tenuto in considerazione nelle discussioni sull’emergenza Covid, e che come movimento abbiamo portato avanti con una convinzione ben precisa: quando si parla di questioni che riguardano la salute delle persone, le differenze e le schermaglie politiche vanno messe da parte e si lavora insieme nella stessa direzione, nell’esclusivo interesse dei cittadini».

Per Lamezia Bene Comune «se oggi i temi della sanità lametina vengono affrontati, se oggi la commissione straordinaria dell’Asp condivide l’importanza di riattivare il reparto di malattie infettive del nostro ospedale, non è merito di singoli ma è frutto dello sforzo di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale e di tutte quelle realtà dell’associazionismo e comitati che in questi mesi hanno chiesto con forza che l’ospedale di Lamezia potesse essere messo nelle condizioni di dare risposte ai cittadini di Lamezia del comprensorio».

A decidere sono i commissari, ma la politica anche in questo caso si divide elogiandosi quando giungono spiragli di aperture e puntando il dito contro quando si hanno aspetti di diverso tenore.

Lo stesso movimento dichiara che «non basta lamentarsi, non basta dire “il Comune non ha competenza in materia di sanità”, perché non è così. Quando gli sforzi istituzionali convergono tutti in una stessa direzione, quella della tutela della salute dei cittadini, le comunità possono far sentire la loro voce e ottenere risposte. Occorre ora andare avanti su questa strada nella gestione dei prossimi mesi di emergenza e anche quando l’emergenza sarà finita, facendo ogni sforzo perché ai cittadini di Lamezia e del comprensorio sia garantito il diritto costituzionale alla salute. Il prossimo commissario ad acta, chiunque sarà, dovrà tenere conto di una realtà come quella dell’ospedale di Lamezia che serve un comprensorio di circa 150.000 abitanti».

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