E’ un “dicembre caldo” per diversi aspetti di via Perugini

Lucio Dalla cantava “l'anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non va”, il che potrebbe essere un claim accurato per il 2021

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Un “dicembre caldo”, quanto meno per quanto riguarda alcuni aspetti di via Perugini, che oltre ai vari ambiti collegati alla pandemia in atto (vedi zone colorate, dcpm, tenuta della sanità locale) avrà anche incombenze di propria stretta necessità in questo ultimo mese dell’anno, con ripercussioni anche sull’immediato futuro.

AMBITO AMMINISTRATIVO

Nel mese in corso si dovrà tenere la seduta della commissione ministeriale chiamata a decidere sulle assunzioni richieste dal Comune di Lamezia Terme, anche alla luce dell’integrazione documentale richiesta rispetto a quanto inviato il 6 novembre. La carenza di personale negli uffici è faccenda nota e più volte trattata, così come la conseguente semiparalisi dei servizi (certificata anche per iscritto dagli stessi dirigenti) e lentezza di quasi ogni pratica, aggravata nel corso dell’anno dalla mole di ulteriori pensionamenti arrivati con quota 100, e poi dalla pandemia che ha ulteriormente accentuato la scarsa attitudine al lavoro digitale di alcune pubbliche amministrazioni. A fine mese scadranno per altro anche i contratti degli Lsu, per cui è stata richiesta la stabilizzazione, mentre la zona rossa aveva fermato le attività dei 60 ex percettori di mobilità in deroga della Regione Calabria in servizio da giugno ed impiegati in numerose funzioni dell’ente.

Viva rimane poi la “relazione complicata” tra fronte sindacale e fronte politico amministrativo, polemiche che però appassionano più l’interno che l’esterno degli uffici di via Perugini.

AMBITO GESTIONALE

La messa in sicurezza dei tratti più critici dei torrenti Bagni e Cantagalli, o almeno di alcuni di essi, dovrà essere appaltata entro il 23 dicembre, pena la perdita dei 500.000 euro ottenuti dalla Regione da fondi statali. Celerità richiesta anche per quanto riguarda il torrente Coschino, attorno al quale sorge il cantiere del parco Piedichiusa lungi dall’essere completato e con 300.000 euro che erano previsti in bilancio nel piano delle opere pubbliche.

L’assenza di tecnici e amministrativi frena anche l’ambito dei bandi di gestione dei teatri e degli impianti sportivi, con concessioni singole e proroghe che dovrebbero essere l’eccezione e non la norma, e diversi altri ambiti burocratici (agibilità degli immobili, concessioni, etc). Non a caso, per prevenire ulteriori rallentamenti, eventuali affidamenti sopra soglia dovrebbero essere gestiti dalla centrale unica di committenza della città metropolitana di Reggio Calabria alla luce dell’accordo siglato.

Dalla Regione si attendono atti per quanto riguarda sia l’insieme di interventi inclusi in Agenda Urbana per circa 18 milioni di euro, che la progettazione preliminare dell’intervento privato che dovrebbe portare un porto turistico con annesse strutture a servizio nell’area ex Sir attorno all’aula bunker ospitata nei locali della Fondazione Terina. Dopo l’entusiasmo iniziale nei mesi della pandemia non tutto è andato come previsto, anche per via degli sviluppi politici a livello regionale, e su tale intervento punta molto anche Lameziaeuropa, partecipata del Comune che ha fatto da cabina di regia nell’operazione.

Tutto fermo, invece, per quanto riguarda i contratti istituzionali di sviluppo, in cui sono inseriti diversi interventi complementari per opere pubbliche lametine.

AMBITO POLITICO

L’11 dicembre il Tar Calabria si riunirà per dare la propria sentenza in merito ai ricorsi elettorali presentati dagli ex candidati a sindaco Zizza e Cristiano, rimasti fuori dal consiglio comunale, e che hanno ottenuto in prima istanza la verifica delle operazioni di voto in diverse sezioni dove non sono mancate le discrasie tra i verbali (come già emerso in commissione elettorale nel tribunale lametino) ed il conteggio delle schede (ambito che fisicamente non era possibile prevedere prima).

Il 30 novembre si è tenuta poi anche la camera di consiglio in Cassazione sulla richiesta di incandidabilità legato allo scioglimento del consiglio comunale avanzata per il primo cittadino Paolo Mascaro, ed il pronunciamento potrebbe avvenire a stretto giro con la sentenza del tribunale amministrativo di Catanzaro.

Due procedimenti che potrebbero così in qualche modo incidere direttamente sugli organi di indirizzo politico tra possibili ritorni alle urne in alcune sezioni o in toto, facendo così “risvegliare” anche alcuni ambiti politici sopiti, anche perché tra circa 2 mesi si terranno anche le elezioni regionali. Sempre pandemia permettendo.

AMBITO TRIBUTARIO

Entro fine mese il consiglio comunale dovrebbe anche rivedere il regolamento tributario locale, tra modifiche che dovrebbero essere strutturali ed altre “una tantum” per venire incontro alle richieste delle attività rimaste colpite dalla crisi per il Coronovirus. Lamezia Terme rimane però un comune in piano di riequilibrio, quindi per far tornare i conti le esenzioni o agevolazioni dovranno in ogni caso trovare compensazione in aumento del gettito da parte di qualche altra categoria, con casi ipotetici in cui lo stesso utente alleggerito nei tributi per quanto riguarda l’ambito professionale dovrebbe compensare in quello domestico. Piani su cui inciderà anche quanto deciderà di poter fare il Governo, e già nell’ultimo consiglio comunale il tema è entrato, anche se in modo molto superficiale, con la presa di posizione del sindaco a respingere ipotesi di ristori, reputando che tale ambito sia di competenza statale.

Vero è che non poche attività rischiano di non riaprire più, e già la Tari 2020 recapitata nelle ultime settimane potrebbe diventare un boomerang, con le 4 rate mensili da riscuotere tra novembre e febbraio che si andrebbero poi ad incatenare con quelle che saranno previste per il 2021 (ancora il bilancio di previsione non è entrato all’ordine del giorno di giunta, commissioni e consiglio comunale), ed un mancato incasso ancora maggiore rispetto a quello tradizionale andrebbe ad incidere sulla copertura del costo del servizio rifiuti. Più volte il sindaco ha rimarcato la puntualità, in alcuni casi anche in netto anticipo, dei pagamenti del Comune verso Ato e Regione nel settore, e la riapertura ad uso provinciale della seconda vasca discarica in località Stretto darà solo in parte copertura con eventuali introiti.

L’ANNO CHE VERRA’

Lucio Dalla cantava “l’anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non va”, il che potrebbe essere un claim accurato per il 2021 lametino e non solo, dati gli effetti e conseguenze della pandemia che saranno ancora in atto.

Lo scenario peggiore possibile sarebbe quello di un’amministrazione commissariata, nuovamente in campagna elettorale, e senza nuove assunzioni a cercare di limare i vuoti di organico in atto. Dopo la perdita della medaglia di bronzo per quanto riguarda l’ambito demografico regionale, il 2020 ha visto Lamezia Terme scendere anche sotto i 70.000 abitanti, e la scarsa natalità alla lunga inciderebbe anche sul numero di classi ed istituti scolastici aperti in città. Scuole e “mamme informate” sono l’hot topic del momento nei commenti legati al Coronavirus, ed i conflitti di ambiti istituzionali non aiutano a dare una lettura sintetica da social su un tema complesso e strutturato.

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