Futuro ancora incerto per i lavoratori lametini impegnati nel servizio di portierato della  Leonardo Spa

La cooperativa dalla quale sono assunti, l’Ancr di Catania, non vuole ricorrere agli ammortizzatori sociali.

Più informazioni su

Continua l’agonia dei lavoratori lametini impegnati nel servizio di portierato della  Leonardo Spa. Senza stipendio né ammortizzatori sociali, costretti a lavorare 6 giorni al mese e ad utilizzare tutti i giorni di ferie disponibili, compresi quelli del 2021. Il tutto perché nel meccanismo di subappalti nel quale sono finiti, la cooperativa dalla quale sono assunti, l’Ancr di Catania, non vuole ricorrere agli ammortizzatori sociali.

Oggi la Fisascat Cisl Calabria ha affiancato i lavoratori nell’ennesimo sit-in a distanza di poche settimane dall’ultimo. «È inammissibile – ha affermato il segretario regionale Fortunato Lo Papa – che un’azienda nella quale il maggior socio è il ministero dell’Economia e delle Finanze affidi un servizio ad aziende che si comportano come sciacalli sulla pelle dei lavoratori».

I lavoratori, denuncia il sindacato, non hanno neanche goduto dell’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale. «La Leonardo è seconda all’Eni per fatturato, è attiva in ambiti come la sicurezza – ricorda Lo Papa –  ma non si rende conto che la cooperativa alla quale ha affidato il servizio di portierato,  e che lo ha avuto a sua volta in subappalto da SicurItalia, sta lucrando sulla pelle dei lavoratori. Lavoratori che continuano a garantire il servizio, pur non percependo la cassa integrazione e portando a casa solo poche centinaia di euro al mese».

«È vergognoso, soprattutto sotto Natale, che una multinazionale che ha affidato il servizio ad un’altra multinazionale, non intervenga su una cooperativa con un simile atteggiamento», aggiunge il cislino,  «ancora più grave quanto sta accadendo se si pensa che l’ultima cooperativa per la quale i lavoratori lametini hanno lavorato, sempre per conto della Leonardo Spa, deve loro ancora diverse mensilità».

Più informazioni su