Il Nuovo Cdu chiede di bloccare le elezioni provinciali in attesa del ritorno in carica del consiglio comunale lametino

Senza eletti in carica non ci potranno essere rappresentanti lametini come già avvenuto nell'attuale consiglio

Il coordinatore cittadino ed il presidente cittadino del Nuovo Cdu, Giancarlo e Giuseppe Muraca, propongono di non effettuare le nuove elezioni provinciali finché non sarà tornato in carica il consiglio comunale lametino, con la data di rinnovo del voto nelle 4 sezioni annullate dal Tar Calabria ancora non fissata (gli ipotetici 60 giorni scadrebbero a febbraio).

«Nell’attuale legislatura, i sopradetti erano stati chiamati ad eleggere il consiglio provinciale, ma il comune di Lamezia Terme non ha potuto votare perché in quel momento il comune era sciolto e, quindi, non avendo Sindaco e consiglieri comunali in carica, non hanno potuto svolgere tale mandato e non abbiamo avuto rappresentanti all’interno del consiglio», ricordano i Muraca, «per legge nella passata votazione, data la mancanza di Lamezia e vista la nuova valenza del voto dei consiglieri comunali di Catanzaro, gli stessi hanno decretato quasi per intero il nuovo consiglio provinciale».

Si ricorda che «a Cosenza hanno già stabilito la data delle prossime elezioni per il 7 febbraio e non vorremmo che anche a Catanzaro sia confermata la stessa o giù di lì. In quella data, probabilmente, il comune di Lamezia non avrà ancora espletato le operazioni di voto delle 4 sezioni in discussione e, quindi, non potrà esserci il nuovo consiglio comunale. I tempi del rinnovo del consiglio provinciale di Catanzaro possono essere ancora posticipati, anzi lo chiediamo e lo pretendiamo per poter esercitare anche noi il nostro diritto. Non vorremmo essere penalizzati anche in questo».

In realtà già il 10 novembre si è stabilito «di rimandare al mese di marzo 2021 le elezioni per i rinnovi dei Presidenti e dei Consigli provinciali in scadenza e già indette per il giorno 13 dicembre 2020» per via delle misure restrittive legate al Covid-19.

In merito all’ulteriore passaggio al consiglio di Stato dichiarato in separate sede dai ricorrenti Cristiano e Zizza, i cui termini scadranno domani, gli esponenti del Nuovo Cdu si dichiarano «curiosi di sapere con quali considerevoli fondi si procederà nell’ulteriore ricorso, ma tutti hanno il diritto di ribellarsi se ritengono che i propri diritti siano stati calpestati, però questo ulteriore ricorso al Consiglio di Stato blocca il diritto di 69000 cittadini che non li hanno votati (anche se il corpo elettorale è di 62.214 persone, nb), di avere rappresentanti alla provincia. Non vorremmo che l’eccessivo amore verso la verità e Lamezia non sia altro che un aiuto a Catanzaro per decidere il nuovo consiglio Provinciale a discapito proprio della nostra città e del nostro territorio. Non vorremmo dover dire che, a causa dell’impegno di qualche “lametino deluso e il suo disimpegno per Lamezia”, Catanzaro ci ha rubato la possibilità di voto, perché in questo caso Catanzaro non avrà colpa».