Il segretario generale Filt-Cgil Calabria contesta le mancata compartecipazioni regionali sul traporto

Nino Costantino effettua dei distinguo sulle cifre dichiarate ieri dall'assessore Catalfamo

Più informazioni su

    Nino Costantino, segretario generale Filt-Cgil Calabria precisa che «i 35 milioni di euro per i servizi erogati da Ferrovie della Calabria, 100 milioni per i servizi erogati dalle Società Consortili e 30 milioni per quelli di Trenitalia» citati ieri dall’assessore regionale «non sono una invenzione dell’assessore ma semplicemente il trasferimento di risorse nazionali che spettano alla Calabria e che l’assessore è obbligata a ripartire secondo i contratti sottoscritti. Semmai, nel corso del 2020 la Regione Calabria, come tutte le altre regioni e le Città metropolitane, ha avuto assegnate risorse aggiuntive per la gestione dell’emergenza Covid. La Regione, invece, non ha messo un euro per rafforzare i servizi del Trasporto pubblico locale in Calabria. Stessa cosa riguarda il parco autobus della Calabria i cui 140 milioni da investire provengono tutti da fondi ministeriali e, al momento, non vi è neppure un centesimo di euro di compartecipazione della Regione».

    Altro distinguo del sindacalista è sul “riconoscimento dei saldi dei servizi erogati dal 2013 ad oggi” «che è cosa ben diversa dall’averli pagati e, infatti, a noi risulta il pagamento soltanto per gli anni 2013-2015. Così come, incredibilmente, si loda parlando di “condizione che non si era mai verificata dall’istituzione del regionalismo” riferendosi al CCNL 2019, affermando una cosa palesemente non vera, perché il contratto del 2019 sta per essere pagato in questi giorni con avanzi di bilancio degli anni precedenti, quindi con nessun merito da parte di questo assessorato. Semmai, l’assessore si sarebbe dovuta scusare per il ritardo nel pagamento, visto, per esempio, che il CCNL 2018 è stato pagato a giugno 2019».

    Sui servizi di Trenitalia si ricorda che il precedente assessore ai trasporti, Musmanno, «ha rincorso Trenitalia per almeno 2 anni e ha chiuso, con una seria trattativa, nel dicembre 2019, un contratto di servizio di 15 anni che, inserito nel Piano regionale dei Trasporti, garantisce certezza nell’erogazione dei servizi e investimenti di circa 300 milioni per 27 nuovi treni e il rinnovo della flotta regionale entro il 2026. I 4 treni “pop” di cui parla l’assessore Catalfamo stanno in quell’investimento, non li ha portati certamente lei».

    Più informazioni su