“Dobbiamo rafforzare la nostra identità, delibere storiche da trasferire alla Biblioteca Comunale” 

Nel giorno del 53° anniversario dell'unione dei comuni di Nicastro, Sambiase e Sant'Eufemia in Lamezia Terme, Rosy Rubino lo sottolinea

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Nel giorno del 53° anniversario dell’unione dei comuni di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia in Lamezia Terme, Rosy Rubino sottolinea come «abbiamo bisogno di rafforzare la nostra unione, di consolidare lo spirito di comunità, di leggere e riappropriarci dei passi che ci hanno portato ad essere tra le prime città di questa regione».

Per l’esponente della maggioranza consiliare al momento sospesa «troppe volte, ed in diverse circostanze, tutti noi abbiamo potuto verificare quanto difficile sia nella nostra città percorrere strade comuni, rendere onore al motto “fondativo” di Lamezia Terme (vis unita fortior). Dei nuclei urbani che compongono la città è nota la storia, soprattutto quella che si sviluppa nella grande dinamica di fede e società tra bizantini e Normanni; il Museo Archeologico, quello Diocesano ed il patrimonio librario della casa del Libro Antico ci raccontano quanto affascinante, complessa e risalente nel tempo siano le nostre radici».

Secondo la Rubino «ora, forse, è anche tempo di costruire e far conosce i passi della storia recente; e allora ricade su tutti, e soprattutto su coloro i quali sono nati già lametini, l’impegno nel rafforzare il nostro spirito unitario. E’ questa la ragione per la quale abbiamo pensato, nelle scorse settimane, ad una iniziativa che possa rafforzare, attraverso la conoscenza, il nostro spirito identitario. Il Comune di Lamezia Terme ospita e conserva, come è giusto che sia – anche per legge – tutte le delibere di Giunta e Consiglio Comunale a partire da quando Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia scelsero di abbandonare il loro autonomo percorso e dare vita a quella che era, fino a poco tempo fa, la terza città della Calabria. Delibere che riguardano circostanze “minute” ma anche grandi questioni, alcune delle quali aperte ancora oggi».

Si sostiene che «poter conoscere quelle scelte, quei dispositivi, quegli atti ufficiali rappresenta un’opportunità per quanti volessero conoscere da vicino, e dal di dentro, la storia recente (ed anche l’unica) della nostra città; perchè allora non rendere immediatamente fruibile tutti questi elementi di conoscenza? Purtroppo siamo in una forzata fase di blocco amministrativo ma avevamo già compiuto dei passi grazie alla sensibilità dimostrata dall’assessore Giorgia Gargano che ha sposato e sostenuto l’iniziativa, speriamo di riprendere il percorso al più presto e poter trasferire – fisicamente o mediante digitalizzazione – tutte le delibere e i documenti che hanno fatto la storia recente della nostra città, un trasferimento che non può non avere come destinazione l’Archivio Storico Comunale a Palazzo Nicotera».

In conclusione si evidenzia come «si tratterà di una percorso qualificante per la memoria collettiva e la nostra comune identità, un percorso che – ovviamente – sarà portato avanti con la determinante competenza e la guida della Soprintendenza Archivistica. Poi, completato il trasferimento, starà a noi immaginare, con il concorso dei dirigenti scolastici, opportunità di conoscenza riservate ai giovani studenti lametini».

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