Banca dati catastale obsoleta secondo i 5 Stelle lametini su alcuni accertamenti Imu 2015

Si invitano i commissari ad intervenire in un campo in cui però non hanno potere decisionale

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«Il disordine amministrativo – che regna indiscusso nel Comune di Lamezia Terme – stavolta colpisce direttamente le tasche dei lametini», lamenta la sezione locale dei 5 stelle, contestando che «in questi giorni infatti migliaia di cittadini si sono visti notificare avvisi di accertamento in rettifica dell’imposta IMU relativa al 2015; avvisi che però, nella maggior parte dei casi, si riferiscono a risultanze catastali non più intestate ai notificati causa vendita degli immobili o per avvenuta successione ereditaria».

Problemi di questo tipo erano emersi anche nella vicenda sollevata riguardo alla presunta incompatibilità di Ruggero Pegna come consigliere comunale, aspetto sollevato dal primo dei non eletti con l’Udc, Vincenzo Ruberto, che ora ha anche aderito alle vie legali presso il tribunale lametino.

Secondo i pentastellati «il Comune di Lamezia Terme ha consegnato alla Società vincitrice dell’appalto per il servizio di Riscossione dei Tributi una banca dati catastale obsoleta, dopo che quest’ultima era stata faticosamente allineata nel tempo a spese dei cittadini, con molti disservizi e code presso gli sportelli comunali preposti. Di conseguenza, oltre a mandare in fumo tutto il lavoro di allineamento dei dati catastali portato avanti finora, il Comune sta di fatto richiedendo somme in molti casi inesigibili per variazioni delle risultanze catastali dei cittadini notificati».

Si evidenzia che «a chi si è recato per chiedere lumi in Comune è stato consigliato di inviare le proprie osservazioni in merito a mezzo PEC, ma si tratta di una vera corsa contro il tempo trattandosi di avvisi che diventano esecutivi allo scadere del termine dei 90 giorni», chiedendo «ai Commissari prefettizi di intervenire senza indugi per ristabilire l’ordine amministrativo all’interno del Comune di Lamezia Terme ed individuare le eventuali responsabilità di quest’ennesimo episodio di mala gestio che i cittadini sono costretti a subire».

Se non fosse che gli organi di indirizzo politico, sostituiti dai commissari, non possono annullare cartelle inviate ai cittadini, ai quali rimane la possibilità di inviare la documentazione necessaria e l’apposito modulo (modificando i modelli a seconda delle proprie esigenze, visto chela richiesta annullamento o revoca accertamento Ici Imu riporta la dicitura Tari) via Pec al protocollo del Comune.

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