“Le forze di sinistra di questa città si confrontino con le forze produttive sane per formulare proposte concrete”

I Giovani Democratici annunciano un webinar con giovani imprenditori e esperti di politica industriale

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I Giovani democratici di Lamezia Terme sostengono che «l’area industriale debba tornare al centro del dibattito pubblico della città, perché rappresenta un polo fondamentale per tutta la regione e deve avere l’attenzione che merita», reputando che «l’inaugurazione dell’anno giudiziario si sia tenuta presso l’aula bunker alla presenza del ministro della Giustizia dimostra l’importanza di Lamezia e la sua centralità, anche in un’ottica nazionale, come polo produttivo del Mezzogiorno, ruolo che vista la sua centralità e la facilità di accesso non solo per la Calabria, ma per tutto il Sud, le spetta quasi di diritto, ma che senza piani industriali seri e all’avanguardia, ma soprattutto senza una politica capace di evidenziare la centralità questo non succederà mai».

Anche se l’aula bunker è situata nell’area industriale lametina proprio per la chiusura del call center ospitato in precedenza nello stesso stabile, poi riconvertito con fitto triennale, i democratici la immaginano «primo passo per un possibile concreto rilancio dell’area, anche in vista dei progetti del recovery fund ma soprattutto della rivoluzione del mondo produttivo nell’epoca post covid. La zona industriale deve ritornare alla sua originale vocazione produttiva, anche provando progetti di economia circolare e di green economy con figure e competenze da sfruttare per diventare un perno regionale, e deve anche diventare un’area di ricerca e sviluppo, perché` ci sono moltissimi giovani con competenze, e sarebbero felici di spenderle nella loro terra».

Parimenti però si esprime «soddisfazione nel leggere che nella terribile vicenda Waste Water Legambiente si costituirà parte civile. Il nostro auspicio è che anche le associazioni di categoria, i sindacati, le società di sviluppo e anche gli enti che operano nell’area industriale seguano Legambiente».

Vista l’imminente campagna elettorale per le regionali si ci augura «che le forze di sinistra di questa città si confrontino con le forze produttive sane della stessa città per formulare proposte concrete. Ci auguriamo quindi che il centrosinistra torni a fare Politica con la P maiuscola, al servizio delle persone», annunciando «per le prossime settimane un incontro online, un webinar con giovani imprenditori e esperti di politica industriale, per parlare dello sviluppo di quell’area, e quindi fare quello che dovrebbe fare la politica, essere al servizio dei cittadini e discutere, fare uscire fuori idee per lo sviluppo di quell’area, ma che siano concrete, senza annunciare progetti e opere faraoniche che poi resteranno sulla carta, perché poi i progetti devono essere realizzabili, sostenibili, ma soprattutto utili per il nostro territorio e per chi vuole restare qui, e vuole restare cercando di lavorare in campi di avanguardia e di sviluppo, che sono l’opposto di ciò che si vorrebbe fare con quella zona».

Attualmente a “governare” l’area si trovano la Fondazione Terina (per quanto riguarda l’aspetto immobiliare di propria competenza e la mission nel campo della ricerca) e la società Lameziaeuropa, che a luglio presentava il proprio piano industriale in commissione consiliare con futuro legato ad almeno 3 grandi progetti.

Punta su almeno 3 grandi progetti entro il primo semestre del 2021 la Lameziaeuropa

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