Forza Italia e Partito Democratico rimettono in moto la dialettica elettorale lametina tra amministrative e regionali

Da un lato si annuncia Francesco De Sarro come candidato a consigliere regionale, dall'altro intese e dibattito

L’ipotesi ballottaggio l’11 aprile, in concomitanza con le elezioni regionali, “risveglia” i partiti lametini. Nell’opposizione così riprendono i comunicati stampa sia nel fronte del centrodestra che del centrosinistra.

Rosario De Sensi, membro del direttivo di Forza Italia a Lamezia Terme, reputa che la città abbia «bisogno di nuovi politici che realmente amano la propria terra e non che lo gridano solamente nelle piazze, per poi nel segreto delle stanze di palazzo non apportare nessuna novità per una terra dalle grandi capacità», reputando che «se si dovesse verificare l’ipotetico caso di votare in solo 4 sezioni e successivo turno di ballottaggio, il centrodestra non può che non esimersi insieme al suo vecchio candidato sindaco a ripresentare un nuovo programma elettorale che possa al meglio essere recepito dai cittadini», anche se lo stesso Ruggero Pegna ha espresso una posizione diversa a mezzo stampa sulla vicenda.

Si annuncia poi che «Forza Italia Lamezia per le prossime regionali sarà vicino al territorio dando linfa vitale alla politica tutta, con una candidatura forte e ramificata, rappresentata sempre da chi ha sostenuto Forza Italia e che ha sempre ottenuto grandi risultati dimostrando di essere il più votato nella nostra città ad ogni tornata elettorale», annunciando così la nuova candidatura di Francesco De Sarro come «una risorsa su cui puntare sia a livello locale che regionale. Noi punteremo su di lui senza se e senza ma». Nelle scorse elezioni però il giovane ex presidente del consiglio comunale non riuscì ad ottenere abbastanza voti per entrare in consiglio regionale.

Nei giorni scorsi si è tenuta online una riunione di iscritti e simpatizzanti del Pd di Lamezia, insieme alla consigliera comunale uscente, Aquila Villella, il segretario della federazione di Catanzaro, Gianluca Cuda e Franco Lucia coordinatore cittadino.

Per un partito che in fase elettorale è costantemente “animato”, vedi scelta dei candidati e polemiche interne che non sono mancate né alle scorse amministrative né in attuali e passate regionali, Lucia annuncia «un percorso avviato con forze politiche, associazioni e movimenti all’opposizione nel disciolto consiglio comunale della città teso a ricucire rapporti e aprire canali di comunicazione. L’obiettivo è quello non solo di costruire un’alternativa larga e credibile al centrodestra e all’ex sindaco Mascaro ma anche interloquire unitariamente con i commissari prefettizi che guidano il Comune».

In merito alle elezioni parziali indette dal Prefetto per il 28 marzo, prima dell’udienza del 18 maggio del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dai 5 stelle, ha annunciato «un intervento del Pd a vari livelli per evitare eventuali “cortocircuiti istituzionali”», anche se non si nasconde che si ci trovi davanti ad una fase di transizione nazionale, con un terzo premier in altrettanti anni a dover formare un Governo e trovare i voti della maggioranza degli eletti in parlamento.

Per Lucia però si guarda «coerentemente con la linea politica del partito nazionale, l’alleanza strategica con il movimento Cinque Stelle da consolidare e sviluppare sul territorio», appellandosi così: «lavoriamo tutti insieme per un partito unito e maturo al fine di riconquistare nuovamente quella centralità necessaria sulla scena politica per il rilancio di un centrosinistra aperto e competitivo. Un Pd forte e unito – ha detto – serve a Lamezia e al suo comprensorio. Dobbiamo evitare gli errori del passato di anteporre i destini personali di questo o quello dirigente ai destini del partito e della città. Unità, ascolto e umiltà per insieme essere protagonisti della città che vogliamo».

Secondo Lucia così «coerentemente con la linea politica di Rigenerazione emersa al congresso cittadino del luglio del 2019, sarà impressa una forte accelerazione verso la costruzione di un partito aperto e attrattivo a partire dalle nuove generazioni attraverso una fase costituente capace di chiamare all’impegno le forze più dinamiche della società lametina». Se non fosse che da quel congresso è uscito un segretario cittadino che poi si è dimesso per contrasti interni alla linea del partito stesso. Si dichiara che il dibattito interno, anche con forum tematici, rimane aperto, come ogni campagna elettorale.