Raso riepiloga l’affidamento dei lavori su alcuni tratti del Cantagalli e Bagni “per evitate azioni di sciacallaggio”

Gli stessi sarebbero dovuti essere appaltati entro il 23 dicembre dal Comune di Lamezia Terme

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«Si rende necessario informare i cittadini dei vari passaggi procedurali e burocratici con la corretta cronologia degli atti propedeutici all’affidamento dei lavori a cui si è giunti in data 16 febbraio, per evitate azioni di sciacallaggio», sostiene il consigliere regionale Pietro Raso in merito all’affidamento dei lavori di pulizia dei torrente Cantagalli e Bagni, anche se gli stessi sarebbero dovuti essere appaltati entro il 23 dicembre dal Comune.

Assente un’amministrazione comunale eletta, al comando una terna commissariale fino al doppio turno elettorale del 28 marzo/11 aprile, l’ex sindaco di Gizzeria rimarca come i lavori «sono stati finanziati dalla Regione Calabria e rientrano nel piano degli investimenti approvati dal Dipartimento Protezione Civile per l’ annualità 2020», e che «dopo la stipula delle convenzioni in data 16 novembre sottoscritte tra il Dirigente della Regione Calabria, U.O.A. Pianificazione e gestione dell’emergenza – Protezione Civile Fortunato Varone ed il Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, sono stati approvati i progetti esecutivi degli interventi in data 30 dicembre».

In quanto interventi di protezione civile si sarebbe potuto optare per l’affidamento diretto, ma non dello stesso avviso è stato il Comune, come ricorda Raso: «successivamente all’espletamento delle procedure di gara avviate in data 21 gennaio, finalmente in data 16 febbraio sono stati affidati i lavori con determina dirigenziale, quindi sono stati appaltati i lavori per i quali si confida in una veloce espletamento, considerato l’urgenza degli interventi in particolare per quelli del torrente Cantagalli nella zona di Sant’Eufemia di Lamezia Terme in adiacenza a via Umberto Boccioni. Per questi interventi si chiede pubblicamente una particolare attenzione agli uffici competenti del comune di Lamezia Terme e al Commissario Prefettizio, Giuseppe Priolo».

In realtà negli atti amministrativi non è compresa la progettualità di quali siano i tratti interessati dai lavori, e con 250.000 euro a torrente non si potrà intervenire su tutto il corso d’acqua, mentre lo stesso tratto citato doveva essere ripulito da Calabria Verde nella convenzione firmata dal Comune.

torrentiCalabriaVerde

Raso però ammette che «si è consapevoli che si necessita di una nuova normativa regionale, che chiarisca le competenze dei vari enti relativamente ai lavori di pulizia e manutenzione dei diversi corsi d’acqua, individuandone sia le risorse economiche che in termini di personale, e si passi a interventi ordinari programmati».

 

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