Pitaro per l’esondazione del Cantagalli si appella alla convenzione già firmata con Calabria Verde e al Consorzio di Bonifica

Chiesto incontro sul progetto da 2 milioni e mezzo di euro non ancora appaltato dal Consorzio di Bonifica

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Sopralluogo effettuato ieri pomeriggio nell’area interessata dall’esondazione del torrente Cantagalli da parte del consigliere regionale Francesco Pitaro insieme al geologo Michele Folino Gallo della ‘Prevenzione Pianificazione e Gestione dell’Emergenza-Protezione Civile’ e ai tecnici del Comune di Lamezia Terme, per «individuare le criticità a cui dare immediato rimedio per evitare il verificarsi di danni irreparabili all’ambiente, ai residenti e alle loro abitazioni», sostiene il politico.

«La Protezione Civile ha garantito che ‘Calabria Verde’ concerterà, nei prossimi giorni, con il Comune di Lamezia gli interventi di controllo, pulizia e manutenzione finalizzati a sanare un’emergenza che potrebbe sfociare, in caso di forti piogge, in una catastrofe naturale», spiega il consigliere regionale, anche se il 23 giugno è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa che regola i rapporti tra l’Azienda Calabria Verde ed il Comune di Lamezia Terme, e a metà dicembre prima dell’arrivo della terna commissariale si era siglata l’intesa per la pulizia di alcuni tratti dei torrenti Turrina, Cantagalli, Canne e Bagni.

Intesa siglata per la pulizia di alcuni tratti dei torrenti Turrina, Cantagalli, Canne e Bagni da parte di Calabria Verde

Pitaro poi si sofferma sul fatto che «al di là dell’azione urgente e indifferibile da concretizzare nelle prossime ore, è altrettanto importante vigilare sul progetto da 2 milioni e mezzo di euro che, però, non è stato ancora appaltato dal Consorzio di Bonifica soggetto attuatore. È un progetto che risolverebbe definitivamente il problema che affligge più aree della città, scongiurando, in questo caso e una volte per tutte, i risvolti drammatici delle esondazioni del Cantagalli e l’inaccettabile condizione di insufficienza igienica».

Per tali ragioni Pitaro sollecita «un incontro tra la Regione, il Comune e il Consorzio di Bonifica, affinché si faccia chiarezza sui tempi e sulle modalità di attuazione di un progetto già finanziato che porrebbe fine a un insostenibile disagio collettivo».

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