Il circolo lametino di Rifondazione Comunista contro eventuali nuove discariche o conferimenti di rifiuti non lametini

Si lamenta anche l'affidamento ad una ditta lametina della raccolta dell'organico per 2 mesi a Siracusa

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«Il conferimento della frazione organica dei rifiuti della città di Siracusa, che avverrà in Calabria, è l’ennesima dimostrazione del fallimento della gestione dei rifiuti nella nostra regione», sostiene il circolo lametino di Rifondazione Comunista, anche se il quadro è temporaneo: chiuso l’impianto Raco di Belpasso, uno dei 3 insieme con Sicula e Calat dove Siracusa conferisce l’organico, il Comune ha aggiudicato sotto riserva di efficacia con consegna sotto riserva di legge il servizio per 2 mesi alla G&D Ecologica, società con sede a Lamezia Terme, che ha presentato un ribasso del 2% sulla base d’asta di 209.000 euro oltre Iva.

Per il circolo Argada «non si è mai lavorato, così come prevedevano le leggi in materia, per rendere autosufficienti gli Ato (ambiti territoriali ottimali) ma apprendiamo oggi, come già successo in passato con i rifiuti della Campania, conferiti nella discarica di Pianopoli, della aggiudicazione da parte della G&D Ecologica spa di Lamezia Terme del trasporto e smaltimento (quest’ultimo avverrà nell’impianto di Lamezia ?) della frazione organica dei rifiuti della città siciliana, con tutto quello che ciò significa in termini di movimentazione di enormi quantità di rifiuti sul territorio. Uno dei problemi, quest’ultimo, che doveva essere risolto, come previsto dalle leggi, con l’autossuficienza del ciclo rifiuti negli Ato». Aspetto che nei contratti di servizio la provincia di Catanzaro ha già, con impianti sia a Lamezia Terme che a Catanzaro e la discarica di Stretto che dovrebbe accogliere solo gli eventuali scarti di lavorazione e l’indifferenziato della provincia (l’organico viene gestito ad Alli, quindi Catanzaro), anche se già qualche “strappo alla regola” nei mesi scorsi da altre zone della Calabria è stato fatto.

«Non vorremmo che il fallimento evidente delle politiche del ciclo dei rifiuti sia ulteriormente scaricato sul lametino che, nonostante alcune pratiche virtuose rispetto al resto della regione, è divenuto la pattumiera della Calabria», si lamenta per tale ragione, «ancora non si vuole cambiare rotta, accanto ai tanti impianti già autorizzati sul territorio, non va dimenticato che si vuole costruire ulteriori discariche su Lamezia e c’è ancora la richiesta alla regione della realizzazione di un impianto con discarica di 990 mila mc sul territorio di Pianopoli che, non vi è dubbio, tratterebbe sicuramente rifiuti provenienti da fuori ambito».

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