“Mi sento così “male” che mi è passata la voglia di fare politica, perchè “tanti” ti fanno sentire in colpa, per aver cercato la verita’ e la legalita’”

Silvio Zizza lamenta l'isolamento e la derisione online dopo aver intrapreso la strada legale sulle elezioni 2019

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Se alla fine dei due ricorsi in merito alle elezioni amministrative del 2019, presentati dagli ex candidati a sindaco Silvio Zizza e Massimo Cristiano, la sentenza del Tar ha ritenuto di dover ripetere le operazioni di voto solo in 4 sezioni su 78, con l’esponente pentastellato a proseguire anche sulla strada del Consiglio di Stato tramite il ricorso pagato dai parlamentari del Movimento 5 Stelle per avere un annullamento totale delle elezioni, la fase di incertezza tra l’attesa degli esiti legali (oltre ai ricorsi al Consiglio di Stato si attendono anche gli esiti delle indagini della Procura sul numero di schede non regolare nelle 4 sezioni attenzionate) e le conseguenze sul piano politico ed amministrativo sono in via di sviluppo.

Lo stesso Zizza lamenta «Lamezia Terme viene commissariata ancora una volta, purtroppo, e non certamente per colpa di chi fa ricorso», e di essere «da un anno circa attaccato, schernito e deriso, in una maniera indegna e ignobile, spesso e volentieri sui social e non solo, anche per strada quando esco o al supermercato per fare la spesa, incontro conoscenti, amici, o meglio, alcuni “pseudo-amici”, che velatamente ed elegantemente, ti fanno capire, “ma chi te lo ha fatto fare, ma lascia stare, hai creato un casino, la citta è bloccata” e via dicendo».

I 5 Stelle valutano il ricorso al Consiglio di Stato ed annullare tutte le elezioni del novembre 2019

Aspetto che lo stesso pentastellato aveva già evidenziato nella conferenza stampa indetta per annunciare il proseguimento dei ricorsi anche al Consiglio di Stato, con però udienza fissata alla fine al 18 maggio e non nei 60 giorni ipotizzati inizialmente per il ritorno al voto, poi fissato al 28 marzo per via delle indicazioni nazionali in merito alla pandemia in atto.

Oltre all’aspetto personale, Zizza lamenta anche i commenti sociali politici: «devo purtroppo registrare, anche, e questa cosa mi lascia veramente basito e senza parole, commenti sui social ma non solo, di alcuni esponenti di rilievo dell’attuale maggioranza (sospesa) e di parte di una “certa opposizione” (sospesa), che fomentano odio nei confronti di chi, per esempio il sottoscritto, ha semplicemente fatto un ricorso al Tar prima e al Consiglio di Stato poi, non per meri interessi personali, come “qualcuno” “impropriamente” mette in evidenza, ma soltanto e sempre per amore della verita’ e della legalita’».

Di fatti anche con la ripetizione parziale delle elezioni nelle 4 sezioni annullate e del ballottaggio, il candidato 5 Stelle non entrerà in consiglio comunale, sostenendo che «nonostante io abbia la mia coscienza a posto, mi sento così “male” che mi è passata la voglia di fare politica, perchè “tanti” ti fanno sentire in colpa, per aver cercato la verita’ e la legalita’, e io non sono il politico che gli scivola tutto addosso, anzi, non sono proprio un politico».

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