Associazioni lametine chiedono il potenziamento della cardiologia lametina all’Asp di Catanzaro

Si cita però il piano delle perfomance che prevede il coinvolgimento dell'ospedale Sant'Anna ad oggi non riconosciuto

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Le associazioni lanciano un nuovo appello ai commissari ASP di Catanzaro e al commissario Longo, lamentando che per quanto riguarda la cardiologia a Lamezia Terme «il dottor Ceravolo e la sua eccellente equipe al momento rimangono inspiegabilmente bloccati», lamentando l’assenza di personale, che è legata al blocco del turn over e ai conti economici dell’azienda sanitaria provinciale, la quale a dicembre 2019 avrebbe dichiarato il dissesto ma senza che l’allora commissario ad acta procedesse con i passi successivi.

Si ricordano gli appelli non ascoltati in passato da parte della varie sigle firmatarie (Nicolino Panedigrano e Riccardo Viola per il Comitato Salviamo la Sanità del Lametino, Felice Lentidoro e Concetta Perri per Cittadinanzattiva – Tribunale del Malato, Giuseppe Gigliotti per Comitato Malati Cronici, Nadia Donato per Associazione Senza Nodi, Giancarlo Nicotera e Alessio Filippone per Patto Sociale, Pino Morabito e Salvatore De Biase per Osservatorio Sociale San Nicola), sostenendo che «ancora una volta ci vediamo costretti a rivolgerci ai tre commissari, confidando nella loro serietà e capacità, per chiedere di mettere in pratica quanto loro stessi, con grande lungimiranza e senso di responsabilità, hanno previsto per la cardiologia dell’ospedale di Lamezia Terme», anche se proprio nello specifico il piano delle perfomance prevede per la cardiologia lametina la fase pre e post operatoria in collaborazione con l’ospedale Sant’Anna, di cui la stessa Asp di Catanzaro non procede con l’accreditamento dopo essersi costituita parte civile nel processo in corso al precedente managemente ed opposta ai due ricorsi al Tar che si è pronunciato in favore della struttura del capoluogo di regione.

Nonostante ciò si chiede «di conoscere lo stato dell’arte di un progetto assolutamente necessario e che darebbe tanto ai cittadini che soffrono, evitando che debbano andare peregrinando per la regione ed oltre confine. Non capiamo cosa possa bloccare un progetto realizzabile con poco, che coinvolge anche il presidio di Soveria Mannelli, che riconosce le potenzialità di Lamezia e che potrebbe fare di cardiologia un’eccellenza in Calabria senza nulla togliere, anzi aggiungendo qualità, collaborazione e sostegno, a quanto già esiste sul territorio anche Catanzarese».

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