Coro di solidarietà alla Progetto Sud dopo i 7 danneggiamenti ad auto di 4 operatori in 8 giorni

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Gomme squarciate in pieno giorno sono la brutta sorpresa che 4 degli operatori della casa Pensieri & Parole hanno trovato negli ultimi 8 giorni alla fine del turno per 7 volte, e dopo la vicinanza stamani della Cgil segue il coro di commenti di solidarietà.

La vicenda è già passata al vaglio del Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, e della DDA tramite Nicola Gratteri e Vincenzo Capomolla.

«Solidarietà e vicinanza alla comunità di Progetto Sud e a Don Giacomo Panizza per le intimidazioni che hanno colpito lavoratori ed operatori sociali. Progetto Sud, a Lamezia Terme e in Calabria, rappresenta il volto umano della stragrande maggioranza dei calabresi, testimoniando ogni giorno concretezza sociale contro ogni forma di discriminazione e di violenza. Progetto Sud fa e produce solidarietà e crea le condizioni per il riscatto delle persone anche attraverso il lavoro. Sono e siamo al loro fianco, nessuno rimarrà solo e diverrà bersaglio di mani vili e violente». Lo afferma il candidato Presidente della Regione Calabria Luigi de Magistris.

«Tutta la Cisl calabrese – dichiara Tonino Russo, Segretario generale regionale dell’organizzazione sindacale – esprime la propria solidarietà a don Giacomo Panizza, alla Comunità “Progetto Sud”, alle operatrici e agli operatori del centro “Pensieri e parole”, fatti oggetto in questi giorni di intimidazioni che mirano, come purtroppo è già accaduto nei confronti dello stesso don Giacomo e di strutture in cui si svolgono le attività di “Progetto Sud”, a bloccare una realtà che costituisce un punto di riferimento e un esempio da seguire non solo per la Calabria, ma per l’intero territorio nazionale. Nella certezza che animatori e collaboratori della Comunità non si faranno fermare da simili gesti vili e criminali, la Cisl auspica che sia fatta al più presto piena luce su mandanti ed esecutori e che anche altri beni confiscati alla criminalità organizzata possano essere destinati, come per il centro “Pensieri e parole”, ad attività di impegno sociale che – conclude Tonino Russo – testimoniano quotidianamente la possibilità di un modo di vivere solidale e accogliente».

«La denuncia resa pubblica stamane da Don Giacomo Panizza sull’inquientante sequenza di atti intimidatori perpetrati ai danni di lavoratori della sua Comunità non può e non deve lasciare indifferenti», reputa Rosy Rubino, consigliere comunale tra quelli attualmente sospesi.

«L’esperienza della Progetto Sud, la vicinanza ai più deboli, l’assistenza a chi più ha bisogno, la capacità di far superare attraverso il lavoro equo e solidale le difficoltà di molte persone sono un patrimonio per tutta la nostra città. Un patrimonio da difendere e tutelare» incalza l’esponente della maggioranza, «mi auguro che presto la nostra città possa tornare in condizioni di normalità; intendendo per normalità non solo l’ordinato svolgersi della vita politica ed amministrativa, ma anche e soprattutto l’affermazione definitiva e totale di una precisa consapevolezza: la ‘ndrangheta, le articolazioni criminali e le logiche del malaffare sono il freno principale ad ogni prospettiva ed alla legittima aspirazione di chiunque intenda vivere la propria vita con il senso della giustizia e di una piena e bella libertà».

«Di fronte al perpetuarsi di atti intimidatori del genere, proviamo grande amarezza ma anche la consapevolezza che nessuno si arrenderà. Siamo vicini a don Giacomo Panizza e ai suoi collaboratori: la loro battaglia per la legalità è anche la nostra». Lo dice l’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo, commentando l’ennesimo attacco ai danni della comunità “Progetto Sud”, guidata da don Giacomo Panizza, nei pressi della sede che ospita anche il Forum del Terzo Settore.

«Nel mentre auspichiamo che forze dell’ordine e magistratura individuino e assicurino alla giustizia gli autori di questi atti – aggiunge Gallo – condanno con fermezza l’accaduto, manifestando sentimenti di solidarietà nei riguardi di don Panizza e dei suoi collaboratori, per la meritoria attività portata avanti da anni. Siamo di fronte a gesti vigliacchi, da respingere al mittente rafforzando la collaborazione tra le istituzioni e i soggetti che, come Progetto Sud e le tante altre realtà associative del Terzo settore, lavorano ogni giorno con dignità per una Calabria migliore. Noi ci siamo e ci saremo, senza incertezze né tentennamenti: al fianco di questa Calabria, contro le ‘ndrine e il malaffare».

«Condanniamo con fermezza gli ultimi atti perpetrati ai danni dei dipendenti della Comunita’ Progetto Sud ai quali negli ultimi giorni sono state tagliate le ruote delle macchine durante il loro orario lavorativo» è il messaggio della diocesi lametina.

«Si tratta di gesti deprecabili che hanno avuto come obiettivo padri e madri di famiglia che lavorano accanto a chi opera al servizio dei piu’ deboli e che non hanno giustificazione alcuna», continua la nota, «più volte il nostro vescovo, Giuseppe Schillaci, ha puntato l’attenzione sul “prendersi cura” degli altri, specialmente in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo a livello mondiale ed e’ importante mettersi al servizio degli altri. Come Chiesa di Lamezia siamo accanto a loro ed alle loro famiglie, come siamo accanto ad ogni uomo ed ogni donna che, in un modo o nell’altro e’ chiamato a subire l’altrui prepotenza».

Per il segretario della Commissione parlamentare antimafia, Wanda Ferro, «quella di don Giacomo Panizza è l’antimafia dell’impegno quotidiano, del coraggio e della tenacia nel costruire una Calabria più giusta e solidale, affermando modelli di legalità, costruendo percorsi di riscatto sociale e offrendo aiuto ai più deboli, soprattutto in un periodo segnato dalle grandi difficoltà e dall’incertezza sul futuro. Sono vicina al don Giacomo e ai suoi collaboratori,  vittime di atti intimidatori vili e infami, su cui auspico che gli inquirenti facciano al più presto piena luce. Intorno alla Comunità Progetto Sud devono stringersi, con iniziative concrete di sostegno, tutte le istituzioni, a partire dal governo nazionale».

Paolo Mascaro, sindaco della città della piana attualmente sospeso, dichiara che «appena saputa la notizia delle ulteriori intimidazioni rivolte nei giorni scorsi alla Progetto Sud, ho manifestato a Don Giacomo Panizza la mia personale solidarietà e vicinanza, certo che nessuna minaccia, vile e criminale, potrà mai fermare l’opera meritevole da sempre portata avanti dalla sua Comunità».

Per il primo cittadino attualmente fuori via Perugini «Lamezia è una Città che per la stragrande maggioranza dei suoi abitanti è solidale, onesta e laboriosa, fermamente determinata a respingere ogni tentativo della criminalità di rialzare la testa e di far ripiombare il territorio nell’incubo vissuto in anni passati. I passi avanti decisivi avutisi nel contrasto ferreo e deciso alle organizzazioni mafiose e criminali, frutto del grande lavoro condotto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, supportato dalla coscienza civica di una collettività che vuole radicalmente trasformare il futuro delle nostre terre, non potranno essere vanificati da gesti che credono di intimorire ma in realtà rafforzano le forze sane del territorio sempre più proiettate verso una società accogliente e moralmente sana».

Secondo Mascaro «Don Giacomo e la Progetto Sud sanno che, a fronte di alcuni sparuti delinquenti che non si rassegnano ancora a cambiare vita e che presto avranno la giusta condanna per le loro vili azioni, vi è una Comunità lametina che è al loro fianco e continuerà a sostenere ogni battaglia di civiltà, solidarietà e progresso».

Per il deputato della Lega, Domenico Furgiuele, «non saranno certo le intimidazioni della criminalità a fermare la missione della comunità Progetto Sud. I principi di laboriosità, solidarietà e dedizione assoluta alla causa dei più deboli a Lamezia sono vivi, grazie all’ operato instancabile e tenace di Don Giacomo Panizza, una figura alla quale esprimo la mia più viva vicinanza è il mio sostegno più totale».

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