“Completare i Puc per dare la possibilità ai percettori di “reddito di cittadinanza” di dare finalmente il loro contributo”

Richiesta ai commissari di Rosy Rubino, consigliere comunale sospeso al pari dei colleghi, ed il coordinatore cittadino del Nuovo Cdu, Giancarlo Muraca

Secondo Rosy Rubino, consigliere comunale sospeso al pari dei colleghi, ed il coordinatore cittadino del Nuovo Cdu, Giancarlo Muraca, in questi mesi di sospensione del Sindaco e del Consiglio Comunale «molte delle attività amministrative che erano in fase avanzata hanno subito un evidente rallentamento o, in alcuni casi, si sono del tutto arenate. Per quanto ci riguarda avevamo da tempo evidenziato e conseguentemente sollecitato gli uffici a predisporre i cosiddetti Puc, i progetti utili alla collettività, creando le condizioni affinché i percettori del reddito di cittadinanza potessero (come prevede la legge) prestare alcune ore del loro tempo a lavorare presso il Comune».

Si ricorda che «anche la settima commissione – Politiche occupazionali e politiche giovanili- si è adoperata in tal senso, il procedimento era in dirittura d’arrivo e da lì a poco per i circa 2100 percettori di reddito avrebbero contribuito alle attività comunali nelle forme previste dalla legge. Una forza lavoro che alla città di Lamezia Terme serviva e serve eccome».

Si ritiene che «in particolare in questo periodo, con il personale amministrativo e quello operativo carenti nel numero, questa forza lavoro sarebbe stata preziosa per la città, avrebbe dato dignità ai percettori del reddito che, peraltro, chiedono di contribuire e di non essere un peso per la collettività. Anche a Lamezia, come in tantissimi comuni d’Italia e calabresi, c’erano i presupposti per partire con i Puc»,

Si ci rivolge così ai Commissari per «voler completare il percorso dando la possibilità ai percettori di “reddito di cittadinanza” di dare finalmente il loro contributo. Ne va dell’operatività dello strumento (concepito in maniera più ampia rispetto al semplice sussidio), della possibilità per Lamezia Terme di disporre di nuovo personale (sebbene con limitazioni orarie e di funzioni), di restituire un’immagine positiva per una misura voluta dal Governo e che a queste latitudini appare spesso, come documentato stamane con la denuncia di 86 persone, preda di soggetti che non ne avrebbero titolo sottraendo risorse destinate a chi si trova in una condizione di bisogno».

Ci sarebbe però anche il ruolo non secondario del centro dell’impiego, ancora non aperto al pubblico al 100% per le normative Covid, e del distretto lametino.

Non prima dell’estate l’avvio del piano di lavori socialmente utili per i percettori del reddito di cittadinanza