Un centinaio di mezzi di venditori ambulanti in protesta nell’area mercatale di via Misiani per chiedere la totale riapertura del settore

Le regole nazionali permettono il proseguimento delle attività che vendono generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici e codici ateco concessi

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Dopo la protesta mattutina di alcuni parrucchieri in Piazza della Repubblica, nel pomeriggio a scendere in strada contro le restrizioni legate alla zona rossa sono stati i venditori ambulanti a Lamezia Terme.

Nell’area mercatale intitolata a Gianni Lucchino, un centinaio di mezzi provenienti da tutta la Calabria e partiti da Falerna per chiedere la possibilità di un ritorno alla vendita ampliato a tutte le categorie.

Attualmente, nella città della piana come altrove, le regole nazionali permettono il proseguimento delle attività che vendono generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici nonché gli operatori la cui attività rientra in codici Ateco autorizzati all’esercizio (come abbigliamento sportivo, per bambini, intimo, etc).

Norme restrittive per i mercati rionali lametini prorogate fino al 21 aprile

La protesta dei venditori si basa così sul trattamento diverso rispetto ad altre categorie, con ipotesi di assembramenti che all’aperto avrebbero una ricaduta diversa rispetto al commercio al dettaglio al chiuso, lamentando anche un’esiguità di aiuti statali in un anno in cui, per via della pandemia, oltre ad essere stati ridotti i mercati rionali son saltati quelli fieristici legati alle varie festività religiose.

La richiesta è così quella di poter tornare tutti a lavorare a pieno regime, ma Comuni e Regioni devono seguire le norme nazionali, ed almeno per tutto il mese di aprile non sembra che ci possano essere interpretazioni meno restrittive in Calabria.

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