Abramo Customer Care, nuovo tavolo di confronto dopo il pronunciamento del Tribunale di Roma

Primo incontro interlocutorio, servito a focalizzare l’attenzione da parte di tutti gli attori coinvolti sugli obiettivi che un tavolo istituzionale come quello odierno si prefiggeva.

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    Si è tenuto oggi l’incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico relativamente alla vertenza Abramo Customer Care. All’incontro hanno partecipato oltre le Organizzazioni Sindacali Nazionali e Territoriali di categoria alcuni rappresentanti delle istituzioni dei territori coinvolti nella vicenda ed il Ministero del Lavoro.

    Primo incontro interlocutorio, servito a focalizzare l’attenzione da parte di tutti gli attori coinvolti sugli obiettivi che un tavolo istituzionale come quello odierno si prefiggeva.

    Da parte ministeriale si e’ sottolineata la volontà di attenzionare questa vertenza nel rispetto delle prerogative che sono proprie all’istituzione in termini di vigilanza e rispetto delle regole che caratterizzano tali procedure.

    I rappresentanti dell’azienda hanno voluto specificare che rispetto alla situazione creditoria saranno certamente soddisfatti nella loro pienezza i crediti vantanti dai dipendenti.

    Sempre in merito al concordato, i rappresentanti aziendali hanno voluto specificare di attendere il pronunciamento del tribunale che dovrà pronunciarsi nell’arco di un paio di settimane rispetto alla ammissibilità del piano.

    L’ azienda ha confermato la volontà di cessione dell’intero perimetro occupazionale ivi comprese la società Mix, operante in Sicilia e le società presenti in Germania ed Albania.

    Tutte le Organizzazioni Sindacali presenti al tavolo hanno voluto rimarcare la necessità di imprimere, pur nel rispetto delle regole, una maggiore celerità rispetto all’avanzamento della procedura.

    Le OO.SS. hanno sottolineato come i diversi contratti di alcune commesse, di imminente scadenza, potrebbero causare diversi problemi alla tenuta complessiva dell’operazione di acquisizione da parte dei soggetti interessati.

    L’UGL Telecomunicazioni ha inoltre manifestato l’auspicio che nel bando di gara non prevalga una logica meramente di natura economica, ma che si tenga conto soprattutto della solidita’ finanziaria e del progetto industriale dell’azienda acquirente, reputando che la crisi in Abramo è una crisi che viene da lontano e di conseguenza non è esclusivamente riconducibile all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia.

    L’incontro si è chiuso con l’impegno da parte del Ministero di convocare un nuovo tavolo nel momento in cui il Tribunale di Roma avrà ufficializzato il suo orientamento relativo alla procedura di concordato.

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