Piccioni sollecita agevolazioni per i locali in ambito burocratico e fiscale, ma per la Tari la terna ha già deliberato rincari

Proposte che però devono essere inserite in una rimodulazione del servizio che andrebbe a dover compensare con altri settori

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Mentre ancora è in fase di approvazione il bilancio di previsione 2021, che al pari del consuntivo 2020 dovrà essere deliberato entro fine mese, Rosario Piccioni (Lamezia Bene Comune) interviene chiedendo al Comune di andare oltre agli attuali dettami nazionali, che vedono l’esonero del pagamento dell’occupazione del suolo pubblico per le attività commerciali prolungato al 30 giugno.

«In attesa del decreto sostegni Bis del governo, che dovrebbe contenere nuove misure a favore delle categorie particolarmente colpite dalla pandemia tra le quali la sospensione per tutto il 2021 di Tosap e Corap, rivolgo un appello ai commissari ad adottare subito iniziative che vadano incontro alle attività di ristorazione della nostra città, sulla scia di quanto fatto anche da altri comuni calabresi: si pensi alla possibilità di  estendere fino alla fine dell’anno, per bar, ristoranti e attività commerciali che ne faranno richiesta, la possibilità di poter occupare suolo pubblico per l’allestimento di tavolini o altre strutture all’aperto, senza pagare la relativa concessione», spiega il consigliere comunale sospeso al pari dei colleghi, «in vista dello stanziamento di circa 600 milioni di euro ai  Comuni dal governo proprio per questa specifica finalità, chiediamo ai commissari di attivarsi per individuare soluzioni per la riduzione della Tari alle attività commerciali colpite dalle conseguenze della pandemia».

Richiesta che però ha già una risposta, ed è negativa, visto che la proposta della Tari approvata dalla terna ha visto rincari per tutte le categorie.

Tari 2021 più cara per cittadini ed attività, pagamento anche per le case senza occupanti

Si reputa che «accanto alle misure di sostegno economico e fiscale, che certamente dipendono dalle iniziative del governo, ci sono azioni concrete che il nostro Comune può realizzare per andare incontro alle attività di ristorazione, in particolare  in vista dell’estate. Ci sono locali praticamente fermi dalla fine dello scorso anno e altri che rischiano seriamente di non ripartire: rendiamoci conto di cosa ciò possa significare per una città come Lamezia, con un tessuto sociale ed economico già fragilissimo. Come previsto dal decreto sostegni, chiediamo ai commissari che si mettano in atto concretamente, non solo sulla carta, le modalità semplificate previste per la richiesta e la concessione dello spazio pubblico per le attività commerciali: chi ha un locale e vuole ampliare i propri spazi all’esterno per consentire ai clienti di consumare nel rispetto del distanziamento, deve poter incontrare negli uffici comunali flessibilità e prontezza di risposte, non ostacoli burocratici e lentezza. Si definisca ora insieme alla Lamezia Multiservizi, non ad estate inoltrata, un programmazione per la differenziata porta a porta che tenga conto delle particolari esigenze dei locali: sarebbe inaccettabile anche quest’anno ritrovarsi i contenitori dei rifiuti organici dei locali su corso Numistrano e corso Giovanni Nicotera stazionare intere giornate sotto il sole fino al giorno previsto in calendario per la raccolta. Si pensi, almeno per il periodo estivo, ad un’intensificazione della raccolta dell’organico».

Proposte che però devono essere inserite in una rimodulazione del servizio che andrebbe a dover compensare con altri settori, con il piano tecnico economico approvato già in precedenza dall’attuale terna.

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