Spirlì annuncia un boom turistico estivo per la Calabria, lo sperano anche gli stagionali Sacal non chiamati in servizio

Attesa fuori dagli uffici direzionali per gli esiti dell'incontro tra sindacati e management aziendale

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«Tanti italiani e tanti stranieri hanno scelto la Calabria per questa estate. Se le prenotazioni saranno confermate, e se ne arriveranno altre, sarà una stagione boom». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Nino Spirlì, in occasione di un incontro con gli albergatori e operatori del turismo, al quale ha preso parte anche il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che si è svolto oggi pomeriggio nel Museo del Mare di Tropea.

Presenti l’assessore al Turismo della Giunta regionale, Fausto Orsomarso, il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, e il presidente di Federalberghi Calabria, Fabrizio D’Agostino.

«Noi – ha aggiunto Spirlì – ci crediamo moltissimo e finalmente l’Italia ha un ministro del Turismo che crede profondamente nella ripresa dell’Italia attraverso questo settore. La Calabria ha una vocazione turistica di cui tanti hanno parlato per decenni ma che, alla fine, nessuno ha davvero portato avanti».

«Qui, la cosa più importante – ha spiegato ancora il presidente – non è aspettarsi l’aiuto dal governo, dall’Europa o dalla Regione. È invece importante che ci credano gli imprenditori e i giovani con un progetto, con una proposta di impresa turistica. Perché l’imprenditoria turistica è quella che può arricchire la Calabria».

«Abbiamo una grande ricettività garantita da hotel, b&b e palazzi patrizi; c’è una forte proposta enogastronomica, con ristoranti e punti di degustazione di eccellenti prodotti. Ma dobbiamo diventare competitivi: il turista, quando va via da qui, deve potersi collegare con un sito web per poter ricevere il prodotto che ha assaggiato a Tropea o nelle altre località calabresi».

GARAVAGLIA: «SI RIPARTE»

«Si ricomincia, si riparte dopo questi mesi di pandemia. La novità – ha affermato il ministro – è che quest’anno ripartiamo e non ci fermiamo più. Ci sono i vaccini e, quindi, la stagione turistica finalmente si avvia e non si conclude a settembre-ottobre, ma andrà avanti anche nei mesi successivi. Quindi sarà una bella e lunga stagione».

«Questa regione ha la grinta, l’entusiasmo e il coraggio che ho trovato nelle parole e nei visi di tanti operatori calabresi. Alla Calabria – ha concluso Garavaglia – non manca niente. Lasciamoci alle spalle il brutto passato e ricominciamo».

ORSOMARSO: «RISORSE CI SONO»

«Mai come oggi – ha dichiarato l’assessore Orsomarso –, questa terra, anche grazie a chi in questo momento rappresenta le istituzioni, sta al centro dell’agenda di Governo. Ringrazio il presidente Spirlì, perché siamo riusciti a tenere la barra dritta su una serie di cose rispetto alle quali scontavamo ritardi strutturali».

«In questi mesi – ha rimarcato –, abbiamo dato il massimo e rivendicato un assessorato al Turismo. Il settore vale il 26% del Pil, ma l’obiettivo è di raggiungere il 40%. Abbiamo messo in campo azioni complementari a quelle del Governo nazionale, adottando misure di finanziamento per i nostri alberghi, anche fino a 250.000 euro a fondo perduto. Altri due milioni di euro sono destinati ai tour operator, altri 10 ai lidi balneari».

«Abbiamo tante risorse – ha concluso Orsomarso – e la prossima settimana, a Milano, presenteremo “Calabria straordinaria”. Ci racconteremo in modo nuovo, attraverso i nostri cento marcatori identitari».

GLI STAGIONALI SACAL LEGATI AI DATI DI TRAFFICO

Sui dati turistici è legato anche il destino dei lavoratori stagionali della Sacal, i cui contratti tradizionalmente son legati all’aumento di passeggeri in arrivo all’aeroporto di Lamezia Terme per le vacanze estive, e quindi maggiore richiesta di forza lavoro.

Dopo la crisi legata alla pandemia, ancora non superata al netto di una ripresa dei voli parziale nel numero sia dei collegamenti che dei passeggeri ammessi a bordo, una rappresentanza di dipendenti oggi, insieme al consigliere comunale sospeso Rosario Piccioni, ha atteso fuori dagli uffici direzionali gli esiti dell’incontro tra sindacati e management aziendale, invocando una stabilizzazione ad oggi improbabile vista la crisi del settore e le conseguenti ricadute anche sui conti della società che gestisce i tre scali aeroportuali calabresi, con solo quello della città delle terme ad avere un mercato più consolidato.

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