Su Scordovillo nuova interrogazione di Furgiuele a 2 anni dai tweet senza esito di Salvini

Con la riunione tra i vari enti istituzionali coinvolti già fissata per domani a Catanzaro per discutere del campo rom di Scordovillo

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Con la riunione tra i vari enti istituzionali coinvolti già fissata per domani a Catanzaro per discutere del campo rom di Scordovillo, Domenico Furgiuele deputato della Lega Salvini Premier, ha presentato una nuova interrogazione al Ministro dell’interno e al Ministro della salute rimarcando i fatti noti di cronaca di qualche giorno fa, ma non i vari atti amministrativi assunti ma arenatesi da parte del Comune.

«Un incendio nei pressi del campo rom di Scordovillo, in Lamezia Terme, è divampato lo scorso 14 luglio; a ridosso dell’Ospedale della città, tra sterpaglie e arbusti, da quasi mezzo secolo è allocata la bidonville, dove vivono circa mille persone; a bruciare non solo erbacce ma anche e soprattutto ingenti quantitativi di rifiuti e tanti copertoni; la combustione dei diversi materiali ha reso irrespirabile l’aria, con gravissimi disagi per la comunità», ricorda nei vari passati il parlamentare, «la nube tossica, infatti, ha invaso non solo l’intera area ospedaliera, ma levandosi dal luogo del rogo si è pian piano propagata per l’intera città di Lamezia Terme, colpendo anche i comuni limitrofi, con intere famiglie costrette a rintanarsi dentro casa, nonostante le calde temperature, per non respirare l’odore acre e tossico; l’episodio, purtroppo, non rappresenta un caso isolato; trattasi piuttosto dell’ennesimo ed incivile rogo che pone a serio rischio l’incolumità pubblica e la salute dei cittadini».

Furgiuele ricorda come «l’Autorità giudiziaria, infatti, ha più volte riferito di “una penetrazione profonda nei terreni anche di metalli pesanti” e “del riscontro di diossina nel terreno”; è giacente da tempo, senza alcun seguito, un’ordinanza di sgombero da parte della Procura della Repubblica», chiedendo «se e quali urgenti iniziative, nell’ambito delle proprie competenze, il Ministro intenda adottare per addivenire allo sgombero dell’area di Scordovillo e porre fine ad una perdurante ed annosa situazione di illegalità; se il Ministro della salute non ritenga opportuno approfondire, per quanto di competenza, le conseguenze di siffatto rogo per l’area ospedaliera e, più in generale, per la salute pubblica dell’intera città».

Un interesse che, a luglio 2019, lo stesso Furgiuele aveva chiesto anche all’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, la cui risposta è stata inesistente al netto dei tweet espressi.

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