Analisi delle elezioni regionali di tipo sociologico da parte di Lucia Alessandra Cittadino

Consigliere comunale del gruppo Nuova Era punta il dito sia contro il dato dell'astensionismo ma anche del disinteresse delle donne

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Analisi delle elezioni regionali di tipo sociologico da parte di Lucia Alessandra Cittadino, consigliere comunale del gruppo Nuova Era, puntando il dito sia contro il dato dell’astensionismo ma anche del disinteresse di una parte di popolazione verso la politica.

«Si dovrebbe scegliere i nostri rappresentanti, coloro cioè che gestiscono la cosa pubblica, come se fossero i nostri collaboratori, dipendenti, soci in affari, il chirurgo che vorremmo ci operasse, l’insegnante illuminato di nostro figlio», sostiene la Cittadino.

Il ragionamento passa poi al concetto di rappresentanza: «alle troppe donne, che si disinteressano di politica, dico che è molto più incisivo lottare per avere un valido e colto consigliere regionale, piuttosto che litigare nelle chat delle mamme per lo zaino pesante o la merendina da portare a scuola. Non lasciate che la vostra ambizione più grande sia quella di fare la rappresentante della classe dei vostri figli, ruolo fondamentale ed indispensabile, ma residuale rispetto a quello che potreste realizzare con un impegno concreto in politica».

Il giudizio infine arriva anche nell’ambito familiare: «a quelle ancora tante donne che chiedono ai mariti chi votare, infine, dico innanzitutto che è una offesa alla vostra intelligenza, ma se proprio dovete farlo, fatelo a bassa voce, senza farvi sentire dalle vostre figlie, perché non impareranno ad autodeterminarsi ma a chiedere sempre ad un uomo, che molto spesso vota male ed in taluni casi guidato da logiche non sempre dirette a perseguire una rivoluzione gentile, quella di cui la Calabria ha bisogno».

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