Il multiverso amministrativo lametino: 3 scenari diversi in attesa dei voti complessivi in Tribunale

In campo il ritorno dell'amministrazione come sospesa a dicembre, un nuovo ballottaggio, divisione proporzionale degli scranni

Più informazioni su

L’alba del “Mascaro 2.5” era attesa per questa settimana, ma in Tribunale l’ufficio elettorale centrale completato l’iter delle 4 sezioni in cui si è ripetuto il voto il 3 e 4 ottobre, per come sentenziato dal Tar e dal Consiglio di Stato, attende ora i verbali delle 74 sezioni sui risultati del 2019: non richiesti da martedì, ad oggi non erano stati consegnati in Piazza della Repubblica.

La giudice Valeria Salatino ha infatti ordinato di avere i plichi cartacei per poter effettuare i conteggi totali ufficiali delle 78 sezioni, che già da martedì compaiono in modo ufficioso sul sito del Ministero dell’Interno nell’apposita sezione elettorale, citando però il termine ballottaggio.

Superato anche questo aspetto, largo da oggi alle interpretazioni: da un lato il fronte del sindaco rientrante si affida a quanto previsto dalla sentenza del Consiglio di Stato, che di fatto prevede il ritorno di sindaco e consiglieri comunali per come eletti dopo il ballottaggio vinto da Paolo Mascaro nei confronti di Ruggero Pegna; su un altro fronte si reputa che, non avendo le votazioni sulle 78 sezioni per come ora ricalcolate consegnato una percentuale sopra il 50% a Paolo Mascaro, si dovrebbe o ripetere il ballottaggio tra le due anime del centrodestra, o assegnare gli scranni con il metodo proporzionale senza premio di maggioranza, il che vorrebbe dire ridisegnare in parte il consiglio comunale, facendo rientrare in gioco anche chi ad oggi ne è rimasto fuori nei banchi dell’opposizione, e non dando la maggioranza numerica assoluta ma solo relativa alle liste del sindaco.

Tre scenari diversi, in merito ai quali si spera di saperne di più lunedì.

fascia sindaco

SCENARIO 1: RITORNO AL DICEMBRE 2020

In questo caso in Tribunale avverrà la terza proclamazione in 6 anni per Paolo Mascaro a sindaco, e dovrà ricominciare dal principio l’iter amministrativo. In alcune interviste si è già espressa la volontà da parte del primo cittadino di riconfermare la giunta precedente, non nascondendo però come nel frattempo qualcuno potrebbe non accettare nuovamente l’incarico o voler limitare l’ambito di azione, mentre da verificare se e come le recenti elezioni regionali potrebbero mutare i gruppi consiliari rispetto al dicembre dello scorso anno, quando tutti son stati sospesi.

Nel frattempo chi sarà l’assessore al bilancio avrà in gestione un consuntivo 2020 approvato dalla terna commissariale con risultati peggiori rispetto a quanto preventivato, ipotizzando anche di dover rivedere il piano pluriennale di riequilibrio, ed entro novembre tali dati dovranno essere affiancati a quelli della Lamezia Multiservizi per il bilancio consolidato 2020. Ci sarà poi da convincere la commissione ministeriale a dare il benestare sul piano del fabbisogno per effettuare nuove assunzioni, perché senza nuovo personale il blocco di alcuni servizi non è improbabile. Non il migliore bentornato, insomma.

SCENARIO 2: BALLOTTAGGIO MASCARO – PEGNA, PARTE SECONDA

Nel turno precedentemente previsto per il 14 febbraio, poi non effettuato per la pandemia e la sentenza del Consiglio di Stato che non era ancora non arrivata, la Prefettura di Catanzaro nell’indire i comizi elettorali lametini aveva inserito anche la data del ballottaggio. Dopo la sentenza del terzo grado di giudizio amministrativo, e l’ufficialità della data elettorale della prima domenica di ottobre, lo “spareggio” tra i due candidati più votati non era più contemplato, ma ora se ne torna a parlare come ipotesi percorribile.

Nelle altre città in Italia che dovranno scegliere il proprio sindaco tra i 2 maggiormente scelti al primo turno si tornerà alle urne il 17 ottobre, ma per la versione lametina non ci sarebbero più i tempi tecnici previsti per organizzare nuovamente campagna elettorale e macchina burocratica, con almeno un’altra settimana in più da dover considerare. Il rischio sarebbe così di arrivare al 24 o 31 ottobre per votare, novembre per avere consiglio comunale e sindaco proclamati. Nel frattempo in via Perugini le scadenze amministrative cui dover rispondere non saranno poche.

SCENARIO 3: L’ALBA DEL PROPORZIONALE

Al momento è l’ipotesi più remota, ma politicamente più intrigante per l’opposizione: non potendo andare al ballottaggio, Mascaro tornerebbe sindaco ma gli scranni sarebbero distribuiti con il metodo proporzionale. In tal modo nella maggioranza del sindaco troverebbero posto non più 15 ma 10 consiglieri comunali, con nell’opposizione tutti i candidati sindaco sfidanti sconfitti.

Nello specifico da un lato i consiglieri eletti nella lista Assieme diventerebbero 6 (Saullo, Spinelli, Nicotera, Costantino, Caruso, Lorena, con esclusi Saladini e Rubino), 4 quelli di Orgoglio (Paradiso, Zaffina, Grandinetti, Pulice, non confermati sarebbero D’Amico, Gatto, Davide Mastroianni).

Sul versante opposto insieme a Pegna entrerebbero Ruberto per l’Udc come novità, confermati Antonio Mastroianni e Folino per Forza Italia, Gallo e Gianturco per Fratelli d’Italia.

Nel centrosinistra insieme a Guarascio entrerebbero Villella (confermata) ed Arcieri del Pd (che nel riconteggio totale ha superato la Vescio di una dozzina di voti), confermata la Cittadino con la lista Guarascio sindaco. L’altro candidato a sindaco del centrosinistra, Piccioni, avrà al proprio fianco Miletta, con ingresso anche per i rimanenti due aspiranti sindaco, Cristiano e Zizza, i cui ricorsi hanno generato la ripetizione nelle 4 sezioni ed i 10 mesi di commissariamento.

PRIOLO COME UATU L’OSSERVATORE

Nel frattempo in via Perugini il commissario prefettizio Priolo dovrà, insieme ai due subcommissari e due dirigenti arrivati in soprannumero (ma con potere di firma, mentre la precedente terna commissariale nei 2 anni di permanenza non aveva usato tale possibilità), continuare ad amministrare la città.

L’originale ruolo di traghettatore per 2 mesi è svanito da tempo, e come la creatura non terrestre del mondo Marvel da osservatore è divenuto parte attiva nel multiuniverso amministrativo lametino. Con la differenza che in questo caso i “what if” dei fumetti son atti amministrativi reali e non ipotetici, con cui qualsiasi sarà l’amministrazione entrate dovrà procedere e decidere cosa fare.

Più informazioni su